MARCO P. - Mi è stato assicurato che anche i cosiddetti irregolari possono ricevere l’unzione degli infermi. La norma non vieta loro l’accesso a tutti i sacramenti?
Non esiste un testo autorevole che affermi tale eccezione. Tuttavia, per quanto riguarda l’unzione degli infermi lo stesso Codice di diritto canonico prevede che ai malati in pericolo di vita e che non siano più in grado di confessarsi si conceda loro il sacramento se si ritiene che in possesso delle loro piene facoltà l’avrebbero chiesto o comunque accettato, a prescindere dalla loro situazione, a meno che non risulti un chiaro rifiuto (can. 1006). Inoltre, nell’attuale contesto teologico-pastorale, cominciato da san Giovanni Paolo II e continuato da papa Francesco, i pastori sono esortati a tener conto delle diverse situazioni “irregolari”. Pertanto, dopo aver compiuto un serio e verificabile cammino di conversione e constatata l’impossibilità di ritornare alla situazione coniugale precedente, è possibile concedere alle persone in questione la riammissione ai sacramenti.