Ecco un personaggio dotato di uno straordinario dinamismo, il vicentino Gaetano Thiene. Nato a Vicenza nell’ottobre 1480, secondogenito di una nobile famiglia, dopo la laurea conseguita nel 1504 a Padova in utroque iure, si trasferì a Roma entrando nella Curia pontificia con l’incarico di Protonotario Apostolico, scrittore delle lettere papali. Poi, siccome era approdata da Genova a Roma l’esperienza dell’Oratorio o Compagnia del Divino Amore, il cui scopo era soccorrere i poveri, Gaetano vi aderì e in breve tempo decise di farsi sacerdote, ricevendo l’ordinazione nel 1516. Durante la sua prima Messa, celebrata il giorno dell’Epifania, ebbe la visione della Vergine che gli consegnava il Bambino Gesù. Nello stesso periodo iniziò in intenso rapporto epistolare con una mistica bresciana, l’agostiniana Laura Mignani, rimanendo a lei spiritualmente legato per anni. Tornato a Vicenza, passò poi a Venezia dove ebbe l’idea di fondare una compagnia di sacerdoti che vivessero in comune professando i voti religiosi e imitando la Chiesa delle origini. Con Giampiero Carafa (futuro pontefice Paolo IV), Bonifacio Colli e Paolo Consiglieri, diede vita ad una comunità di Chierici Regolari che, dal nome della diocesi del Carafa, eletto vescovo di Chieti (in latino Theate), furono chiamati Teatini. Durante il sacco di Roma (1527) ad opera dei Lanzichenecchi, si trasferì a Venezia dove fu eletto Superiore Generale dell’Ordine, favorendone l’espansione e contribuendo efficacemente alla riforma religiosa dei costumi e intensificando lo slancio caritativo. Inviato poi a Napoli, insediò la sua comunità nella chiesa di San Paolo Maggiore, dedicandosi ad un intenso apostolato. Tra l’altro, rinfocolò la tradizionale devozione al presepio e promosse la Comunione frequente, all’epoca alquanto inusuale. Morì il 7 agosto 1547. Dopo un lungo silenzio, fu avviato il processo canonico dopo il quale fu proclamato beato ne1 1629 e santo nel 1671.