Nata a Digione nel 1572 da agiata famiglia borgognona, sposa a vent’anni il barone di Chantal e dal matrimonio nasceranno sei figli (due deceduti nell’infanzia). Nel 1601 il marito muore in un incidente di caccia e lei decide di non risposarsi. Nel 1604 a Digione, durante la Quaresima incontra san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra ma con residenza ad Annecy (Savoia), che sarà il suo direttore spirituale: tra i due nasce una stretta e limpida amicizia che ricorda quella tra Francesco e Chiara d’Assisi: il vescovo le comunica una spiritualità tranquilla e stimolante che non è in conflitto con i suoi doveri di madre di quattro figli, né con l’aspirazione alla vita claustrale. Nel 1610, sistemati i figli, insieme a due amiche Giovanna crea ad Annecy un “ritiro della Visitazione” e tre anni dopo dà vita al primo importante convento con lo stesso nome. Prende così forma il piano di Francesco di Sales per un’opera di religiose dedite da un lato alla preghiera e dall’altro alla visita alle case dei poveri e dei malati, sul modello delle Oblate di Santa Francesca Romana, presso le quali il santo si era fermato durante una sua visita a Roma rimanendone entusiasta. Era un’audace novità per quei tempi, e la Chantal vi si lancia con tutte le sue forze: nel 1622 i conventi erano già undici. Ma arriva la doccia fredda dall’arcivescovo di Lione, “primate delle Gallie”, che non concepiva un ordine femminile che non fosse di clausura. Così la Visitazione è costretta ad adeguarsi; più tardi svolgerà una preziosa opera educativa tra la gioventù femminile. La santa diventa subito popolarissima nella Francia di Luigi XIII e di Richelieu, mentre l’aiuta con i suoi consigli Vincenzo de’ Paoli, fondatore delle Figlie della Carità, che otterranno di uscire dai monasteri. Quando la Chantal muore, nel 1641 a Moulins, i suoi conventi sono ben ottantasei. Sarà canonizzata nel 1767. Le sue spoglie riposano ad Annecy, accanto a quelle di Francesco di Sales.