Gli occhi innocenti e la felicità sottaciuta dei bambini poveri della Tanzania sono l’emblema di un’emozione unica che la giovane Federica Quaquarelli ha vissuto per quasi un mese tra l’isola di Zanzibar e alcuni villaggi limitrofi. La sua è stata una missione umanitaria solidale e intensa, come volontaria dell’associazione “Orizzonti”, realtà del terzo settore che da oltre 15 anni opera a Trani e nel territorio della Bat per contrastare la povertà alimentare e sanitaria. Questa volta il sodalizio presieduto dal medico Angelo Guarriello ha allargato i propri confini, lanciando l’iniziativa “Orizzonti for Africa” attraverso una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi e acquistare in loco alimenti essenziali non trasportabili (riso, farina, generi di prima necessità), oltre a portare numerosi doni, come indumenti, materiale scolastico, prodotti nutrizionali per l’infanzia, articoli sanitari e igienici.

I soci di “Orizzonti” hanno deciso di impegnarsi a fondo, intervenendo in prima persona per cercare di migliorare le condizioni di vita socio-sanitarie di donne e bambini, tramite la collaborazione attiva con tre associazioni stabili nel Paese dell'Africa orientale: Zanzibar Help, Sister Island e Amici di Zanzibar. Gran parte della popolazione della Tanzania vive ancora in condizioni di estrema povertà soprattutto nelle zone rurali. Tutto questo ha un impatto profondamente negativo sulle condizioni di vita dei giovani, in particolare sul loro diritto al cibo. Molti di loro sono malnutriti e oltre il 70 per cento soffre di anemia. Ad oggi, lo Stato si sta impegnando per migliorare l’accesso alle cure a quante più persone possibili. Tuttavia, la qualità dei servizi sanitari rimane molto bassa, principalmente a causa della mancanza di risorse umane ed inadeguate infrastrutture mediche.

Ogni anno 250mila bambini muoiono per malattie benigne, a causa della malnutrizione che indebolisce il loro sistema immunitario, anche perché i centri sanitari sono troppo lontani da casa. Di conseguenza, il tasso di mortalità infantile è molto elevato, specialmente tra i più piccoli. I neonati rappresentano il 29 per cento dei decessi nei bambini di età inferiore ai 5 anni. Le principali cause di questa mortalità sono, in ordine decrescente, la malaria, l’anemia, la polmonite, le condizioni prenatali, la diarrea e l’Aids. L’associazione “Orizzonti” ha dato un’altra testimonianza di altruismo per essere al fianco delle persone fragili e aiutare il prossimo.

«Ho vissuto un’esperienza unica e incredibile che mi ha fatto toccare con mano una realtà dura e difficile, al limite della sopravvivenza», racconta Federica. «Sono stata accolta con tanto affetto da questa gente semplice che spesso non ha niente da mangiare, soprattutto i bambini e le loro mamme. Un dramma senza fine. Eppure nei loro occhi ho intravisto un barlume di felicità quasi inconsapevole. Ho visitato villaggi, ospedali, scuole e orfanotrofi dove spesso tutto si svolge in situazioni di precarietà. Il materiale che siamo riusciti a donare durante la missione, ha regalato un po’ di gioia e un sorriso alla popolazione di Zanzibar, di Arusha e Moshi. Gli abbracci e i baci dei bambini mi hanno emozionato tantissimo, aprendo il cuore alla speranza. Sono diventata in poco tempo una di loro. Ancora adesso che ne parlo mi viene un groppo in gola».

Sembra davvero schiudersi un nuovo orizzonte per le donne e i bambini che vivono nelle zone più degradate e abbandonate della Tanzania. La generosità e la solidarietà dell’associazione tranese e di quanti hanno sostenuto la missione umanitaria, sono diventate un bene prezioso per coloro che sono costretti ad affrontare un’esistenza tribolata, senza alcuna certezza. «Nel corso del Giubileo dei seminaristi», spiega il presidente dell’associazione “Orizzonti”, Angelo Guarriello, «papa Leone XIV ha esortato i presenti ad essere “testimoni di speranza”. In termini laici e religiosi, essere testimoni di speranza vuol dire andare controcorrente e non piegarsi alla negatività, ma continuare ad essere parte della grande famiglia umana e di conseguenza agire per il bene. Se gli altri smettono di donare, noi ci impegneremo per continuare a farlo sempre meglio». Una seconda missione è in programma prima di Natale, per portare in Tanzania soprattutto materiale sanitario.

(Nella foto: Federica Quaquarelli in Tanzania)