Ha aperto i battenti sabato scorso a Rho, alle porte di Milano, la 30ª edizione di Artigiano in Fiera, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, in programma fino a domenica 14 dicembre, tutti i giorni dalle 10 alle 22.30, con ingresso gratuito. Per nove giorni Milano diventa crocevia di popoli, storie e tradizioni: 2.800 espositori da 90 Paesi dei cinque continenti, distribuiti in nove padiglioni, raccontano un’umanità che lavora con le mani, la creatività e il cuore.

Non è solo una fiera, ma un grande racconto collettivo sul valore del lavoro artigiano, della dignità della persona, della cura per l’ambiente, della memoria e dell’innovazione. In un tempo segnato dall’omologazione globale, Artigiano in Fiera continua a scommettere sull’unicità, sulla qualità e sul rispetto delle filiere produttive.

«La 30ª edizione è un traguardo importante», ha dichiarato Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. Gestione Fiere Spa, ««non solo per guardare con orgoglio al passato, ma per rinnovare l’impegno verso il futuro dell’artigianato. È un inno alla persona, alla sua capacità di creare bellezza e utilità per tutti».

All’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore di Milano Alessia Cappello, il presidente di Fondazione Fiera Milano Giovanni Bozzetti, Carlo Bonomi e Cristina Baroni, presidente del Comitato Direttivo della manifestazione.

Il tema: “È il momento della persona”

Il filo conduttore dell’edizione 2025 è chiaro: rimettere al centro la persona. Nei gesti degli artigiani si intrecciano identità, passione, legame con il territorio, memoria storica e apertura al futuro. La “via artigiana” viene proposta come modello di lavoro più umano e sostenibile, che restituisce dignità al fare e valore alle relazioni.

La Sicilia protagonista

Particolarmente significativa la presenza della Sicilia, protagonista nell’area istituzionale del padiglione 4, con circa 200 imprese. Debutta la Provincia di Agrigento con oltre 10 aziende e sono presenti 40 imprese della CCIAA Sud-Est Sicilia. Dalle ceramiche di Caltagirone alla pietra lavica, dai dolci alle mandorle e agrumi ai salumi dei Nebrodi, fino al pistacchio di Bronte, ai vini, agli oli, ai gioielli e ai grandi classici della tradizione come cannoli, arancini e cassate.

DAVIDE_CANELLA
DAVIDE_CANELLA
La cerimonia d'inaugurazione il 6 dicembre scorso

Un giro del mondo tra culture, mestieri e sapori

Artigiano in Fiera è un vero viaggio globale: dall’Africa con ceramiche, tessuti e cosmesi naturale, all’Asia con pashmine, tappeti, sete e spezie; dall’Europa con le eccellenze enogastronomiche di Francia, Portogallo, Grecia e Turchia, fino all’America Latina con gioielli, caffè e lavorazioni in pelle da Colombia e Perù. Tra le novità, la partecipazione della Giordania con un progetto che sostiene l’imprenditoria femminile artigiana.

Accanto agli stand, spazio anche alla grande cucina del mondo: 30 ristoranti e 20 “Luoghi del Gusto” raccontano le identità gastronomiche dei popoli. Tra le novità di quest’anno, ristoranti calabrese, sardo e indiano e un nuovo spazio caraibico.

Il “vivere bene” tra biologico, montagna e free-from

Con 502 imprese del settore biologico, di montagna e free-from, la fiera diventa anche una vetrina di un’economia che mette insieme salute, responsabilità e sostenibilità. Una proposta che parla di scelte consapevoli, di rispetto per la persona e per il creato, in sintonia con una cultura dell’acquisto più attenta al bene comune.

Uno spazio speciale per i bambini

La fiera è pensata anche per le famiglie. All’ingresso dei padiglioni 6-10 è attiva l’area bimbi curata da Leolandia, con giochi, animazioni e servizi dedicati ai più piccoli, oltre a un’area nursery per le neomamme. Novità di quest’anno lo spazio “Artisti in Fiera”, dove i bambini possono colorare, esporre le proprie opere e partecipare a piccoli concorsi creativi.