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Fortemente voluta e progettata da una rete di associazioni come Salvaciclisti, l’Altra Babele, Vitruvio, Montesole Bike Group, in collaborazione col Comune, è stata inaugurata ufficialmente in questi giorni, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile. È la prima tangenziale ciclabile d'Italia.


«L’abbiamo chiamata Bologna Bicipolitana, in riferimento all’esperienza di Pesaro, che a sua volta ha creato un percorso ciclabile sul modello della metropolitana, con tanto di linee e fermate», ha spiegato Simona Larghetti, di Salvaciclisti. «A Bologna però siamo andati oltre realizzando per la prima volta un’infrastruttura vera e propria, studiata come fosse una qualsiasi rete stradale ma riservata alle bici che in questo modo, di fatto, vengono finalmente inserite tra i mezzi di trasporto, con pari dignità rispetto alle moto o alle auto».


La tangenziale ciclabile, che sfrutta per buona parte la banchina alberata che divide i due sensi dell’anello dei viali di circonvallazione, s’interseca infatti con una rete di strade e stradine che collegano il centro alla periferia, creando uno spazio riservato a chi preferisce spostarsi in bicicletta.
Una consuetudine decisamente in espansione anche tra i bolognesi, che ormai seguono l’esempio di altre città emiliane in cui la bicicletta occupa decisamente il primo posto tra i mezzi di trasporto. Città come Parma, Modena, Ferrara, Rimini, Forlì, tanto per citarne alcune, dove praticamente tutti, dai bambini agli anziani, si spostano in bicicletta.
La tangenziale ciclabile offre chiaramente garanzie di sicurezza agli amanti delle due ruote. Incentiva quindi all’uso della bicicletta e rappresenta un passo avanti per abbattere l’inquinamento anche nelle grandi città.



