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Anche quest'anno l'assistenza ai rifugiati non potrà contare sulle risorse dello Stato. La denuncia è contenuta in un appello sottoscritto da un lungo elenco di associazioni, organizzazioni e coooperative impegnate nel campo della solidarietà e dell'assistenza ai rifugiati: dal Centro Astalli al Consiglio italiano per i rifugiati, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia alla Fondazione Franco Verga.
“Anche quest’anno”, si legge nel comunicato, “le risorse del Fondo Otto per Mille Irpef a diretta gestione statale, che ammontavano originariamente a quasi 170 milioni di euro, sono state pressoché azzerate, per effetto di interventi legislativi che sono serviti essenzialmente a coprire provvedimenti di natura finanziaria promossi dal Governo: dal pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese, al decreto sull'ecobonus, al decreto del Fare”.
Ma le associaizoni sostengono che “questa volta le risorse devono essere reintegrate, in base a quanto espressamente previsto dal nuovo Regolamento entrato in vigore dal 1 gennaio 2014 che disciplina l'utilizzazione delle risorse otto per mille IRPEF”. Le associazioni firmatarie dell'appello hanno inviato una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze e ai Presidenti della Commissione Bilancio di Camera e Senato, in cui si chiede espressamente il reintegro delle risorse sottratte.
Inoltre l'appello ricorda che il Governo “rispondendo a un’interrogazione parlamentare, si era impegnato a ripristinare con la legge di stabilità del 2014 i fondi Otto per Mille Irpef a diretta gestione statale destinati a finalità diverse rispetto a quelle previste dalla legge”. “In un momento in cui lo Stato italiano e il sistema d’asilo nel suo complesso hanno dovuto fronteggiare gravissime situazioni di emergenza legate al fenomeno migratorio”, concludono, “chiediamo con forza che sia data effettiva applicazione alla legge in materia e soprattutto alle scelte espresse dai contribuenti”.
“Anche quest’anno”, si legge nel comunicato, “le risorse del Fondo Otto per Mille Irpef a diretta gestione statale, che ammontavano originariamente a quasi 170 milioni di euro, sono state pressoché azzerate, per effetto di interventi legislativi che sono serviti essenzialmente a coprire provvedimenti di natura finanziaria promossi dal Governo: dal pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese, al decreto sull'ecobonus, al decreto del Fare”.
Ma le associaizoni sostengono che “questa volta le risorse devono essere reintegrate, in base a quanto espressamente previsto dal nuovo Regolamento entrato in vigore dal 1 gennaio 2014 che disciplina l'utilizzazione delle risorse otto per mille IRPEF”. Le associazioni firmatarie dell'appello hanno inviato una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze e ai Presidenti della Commissione Bilancio di Camera e Senato, in cui si chiede espressamente il reintegro delle risorse sottratte.
Inoltre l'appello ricorda che il Governo “rispondendo a un’interrogazione parlamentare, si era impegnato a ripristinare con la legge di stabilità del 2014 i fondi Otto per Mille Irpef a diretta gestione statale destinati a finalità diverse rispetto a quelle previste dalla legge”. “In un momento in cui lo Stato italiano e il sistema d’asilo nel suo complesso hanno dovuto fronteggiare gravissime situazioni di emergenza legate al fenomeno migratorio”, concludono, “chiediamo con forza che sia data effettiva applicazione alla legge in materia e soprattutto alle scelte espresse dai contribuenti”.



