Ma al mosaico manca un tassello che viene completato dalla dottoressa Sara Di Lello, protagonista in prima persona di una missione umanitaria per conto dell'associazione Africa '70, ongimpegnata in progetti di cooperazione e sviluppo nel Sud del mondo: insieme con tre giovani veterinari italiani, e grazie al contributo di partner indispensabili quali SIVtro-VSF Italia (Veterinari senza frontiere) e Comune di Milano, è partita nell'ambito di un campo di lavoro per l'autoproduzione di alimenti nelle tendopoli del popolo Sahrawi per consegnare i farmaci sequestrati.
Senza alcun riconoscimento da parte dell'Onu, nel Sahara occidentale, c'è un popolo che si è organizzato sotto il nome di Repubblica araba Saharawi democratica (Rasd) il cui governo vive esiliato nelle tende intorno a Tindouf in territorio algerino ma su cui reclama la propria sovranità il Marocco. Quasi dal nulla, all'improvviso, in questa terra arida e sabbiosa, si erge un muro: oltre, c'è l'area liberata dal Fronte Polisario, dove resiste un'esigua minoranza di Saharawi, discendenti delle locali tribù berbere dei Sanhadja. Qui, l'ostilità delle condizioni climatiche rende impossibile avviare la benché minima attività legata all'agricoltura fatta eccezione per le palme da dattero che crescono intorno alla rare oasi: rimane la pastorizia, quella nomade, con cammelli, capre e pecore. Chi non ce la fa, punta verso il mare dove la pesca rappresenta ancora una risorsa pericolosa ma possibile.
Le Nazioni Unite da anni spingono, peraltro senza la dovuta convinzione, per avviare un processo di pace che passa inevitabilmente da un referendum di autodeterminazione per i Saharawi che intanto sono per lo più raccolti in campi profughi strutturati in 4 province, suddivise a loro volta in 26 comuni.
Africa'70 ha contribuito in modo determinante a rendere operativa una struttura veterinaria che dal 2001 si occupa della salute del bestiame all'interno dei campi profughi. Stiamo parlando di un'assistenza prestata a 60mila capi: ma non solo, il lavoro dell'equipe si concretizza anche nell'ispezione della carne, nella gestione dell'anagrafe canina con tutte le vaccinazioni del caso, nella verifica dello stato di salute del bestiame importato.


