La-Fra: un nome che stava per “Lainate e Frazioni”, ma che nel 1974 è diventato l’acronimo di una Onlus, “La Fratellanza”, che offriva sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Oggi, a 50 anni dalla sua fondazione, l’associazione del territorio milanese continua a portare avanti i suoi ideali di solidarietà sociale, sussidiarietà, accoglienza e condivisione attraverso una serie di iniziative, l’ultima delle quali, “La Nostra Casa”, verrà illustrata nell’appuntamento del 24 novembre presso la Sala delle Capriate di Villa Lita (Lainate).

In cosa consista “La Nostra Casa” è presto detto: un progetto di ristrutturazione, che prevede la messa a nuovo di un edificio storico (ormai in disuso) nel centro di Lainate per favorire l’indipendenza delle persone disabili, inserirle nella vita della comunità e offrire sollievo alle loro famiglie. «L’iniziativa offrirà un contributo importante al processo di riqualificazione dell’area e diventerà un richiamo permanente a tutta la comunità a porre attenzione a chi è maggiormente disagiato», ha commentato il presidente di La-Fra Pietro Romanò. «Questo permetterà di accelerare il processo di de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità, migliorando la loro autonomia e offrendo nuove opportunità».

La struttura, che include due appartamenti, uno sportello di counseling per l’autismo, laboratori creativi e occupazionali, il “fuori orario” con servizi e iniziative in orari tradizionalmente non coperti, il luogo di ascolto “help for families” riservato alle famiglie e a chi desidera collaborare, alcune sale polifunzionali e un’area riservata al giardino e all’orto, si inserisce nel solco di una serie di attività benefiche che La-Fra ha svolto nel corso degli anni: progetti come la residenza temporanea “Il Guscio” (che accoglie ospiti disabili nei pomeriggi e durante la notte), il Centro Diurno Disabili (che dagli anni ’90 riceve persone con disabilità gravi di età superiore ai 18 anni) e iniziative quali “Conta su di noi”, “Insieme per il mio futuro” e “Pronto Spesa a Domicilio” hanno infatti incarnato la volontà della onlus di accogliere i più fragili, nello spirito della famiglia e della vita di relazione.

Quella di La-Fra, dunque, è una missione di inclusività, di attenzione all’altro, di condivisione, di cultura dell’incontro. Una cultura che, per dirlo con le parole del Santo Padre in una lettera inviata proprio all’associazione, «va vissuta promuovendo il dialogo, la solidarietà e l’apertura verso tutti, facendo emergere la centralità di ogni persona». E proprio la cura e l’inclusività saranno temi al centro dell’incontro del 24 novembre, il cui inizio è fissato per le ore 21. Durante l’appuntamento, verrà presentato il libro Io avrò cura di te. La chiamata per il bene comune (LEV – Solferino), un’antologia di tutti i pronunciamenti di papa Francesco sulla grande questione del volontariato e dell’accoglienza dei bisognosi, curata da Riccardo Bonacina. «L’ipotesi di partenza di questo volume è che il Papa venuto dall’Argentina, a un certo punto, afferma di aver conosciuto in Italia la bellezza del volontariato», ha dichiarato il giornalista e scrittore. «Una scelta libera, questa, che caratterizza la cultura del nostro Paese, senza la quale il bene comune si sfarina».