Ad oggi risultano essere 135.941. I dati sono ufficiali, diramati dal ministero dell'Interno. I migranti giunti in Italia tra il primo gennaio e il 6 ottobre 2023 sono quasi il doppio di quelli arrivati nello stesso periodo un anno fa (72.721) e circa tre volte tanto quelli entrati nel nostro Paese nell'identico lasso di tempo del 2021 (47.959). Quest'anno sono arrivati per lo più dalla Guinea (16.823), dalla Costa d'Avorio (15.292), dalla Tunisia (14.528), dall'Egittto (8.698), dal Bangladesh (7.967), dal Burkina Faso (7.784), dal Pakistan (6.350) e dalla Siria (5.689).

I minori non accompagnati, bambini ma soprattutto adolescenti, tra il primo gennaio e il 6 ottobre 2023 sono 12.330 (14.044 nel 2022; 10.053 nel 2021).

Il Mediterraneo, purtroppo, si conferma un cimitero: stanto ai dati dell'Unhcr, sono già 2.500 i migranti morti durante le traversate della disperazione nel corso 2023, un numero già ampiamente superiore a quelli registrati in tutto il 2022.

 



Migrazioni: un fenomeno di cuore e non solo economico, politico, di ordine pubblico. A dieci anni dal viaggio apostolico di papa Francesco (8 luglio 2013) e dal terribile naufragio che si verificò lì il successivo 3 ottobre, Famiglia Cristiana organizza a Lampedusa (Agrigento) un convegno per approfondire il tema dei flussi migratori attraverso il confronto tra istituzioni, Chiesa e media.

Introduce i lavori dell’intera giornata il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, seguito dall’intervento del direttore di Famiglia Cristiana, don Stefano Stimamiglio, in dialogo con Wanda Ferro, Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa, e Daniela Pompei, vicepresidente della Comunità di Sant’Egidio, che tratta in particolare il tema dei corridoi umanitari. Seguono, tra l'altro, gli interventi dell’arcivescovo di Marsiglia Jean-Marc Noël Aveline, e di diversi giornalisti, fra cui Luciano RegoloMarco Romano, Paolo Lambruschi, Maria Latella e Agnese Pini.