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Restituire ai ragazzi, provati duramente dall’esperienza della pandemia, un’occasione per rimettersi in gioco in modo propositivo e, insieme, proporre una serie di figure significative, del passato e del presente, alle quali anche i teen-agers di oggi possono ispirarsi.
Si muove lungo questi due binari la mostra “Giovani protagonisti”, promossa da Fondazione Sinderesi (che ha come scopo “praticare l’etica”), ideata da Gerolamo Fazzini, giornalista e docente, concretamente realizzata da 350 ragazzi di 12 scuole diverse, sia statali che paritarie di Lecco e del territorio.
Inaugurata il 15 marzo, alla presenza del sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni dell’assessore all’Istruzione Emanuele Torri, del viceprefetto Laura Motolese, di una settantina tra dirigenti scolastici, professori e studenti, nonché del neodirettore di “Famiglia Cristiana”, don Stefano Stimamiglio, la mostra, con una grafica fresca e accattivante, è articolata in 11 sezioni, che comprendono temi quali legalità, solidarietà, impegno per l’ambiente, lotta contri i regimi, per la democrazia, economia civile ecc. Presenta in totale 33 volti di giovani donne e uomini, italiani e stranieri, famosi e poco noti, del passato (pochi) e di oggi (la maggioranza): tra loro, di particolare attualità Olga Misik, diciannovenne russa, arrestata per aver letto in piazza la Costituzione e Olena Komisarenko, economista ucraina, partecipante a “The Economy of Francesco”.
Uomini e donne di varie provenienze e fasce sociali: persone appartenenti a varie culture e religioni, accomunate dall’essersi spese per gli altri, dall’aver lottato per ideali alti, dall’aver testimoniato passione per la verità, la libertà e la giustizia. «Tutto ciò - ha sottolineato Fazzini durante l’inaugurazione - ci ricorda che nessun popolo o civiltà ha il copyright esclusivo del Bene, ma che è compito dei “cittadini del mondo” del XXI secolo imparare a conoscere e ascoltare il diverso, lasciandosi contaminare dalla ricchezza che sono gli altri».
Come hanno spiegato i promotori e confermato i diversi interventi nel corso dell’inaugurazione (le studentesse Marta Valsecchi del “Bertacchi” e Rachele Di Luca del “Medardo Rosso e la prof. Laura Bellelli, vicepreside dell’Istituto Leopardi), la mostra si è rivelata un’esperienza preziosa perché è stata un percorso di educazione civica sul campo, durante il quale i giovani hanno potuto approcciare storie di coetanei coraggiosi di ieri e di oggi: da Rosario Livatino a Malala, da Sophie Scholl della “Rosa Bianca” a Bebe Vio… Un “compito di realtà” che ha permesso di avvicinare la scuola al mondo del lavoro (e non solo): i liceali hanno redatto i testi dei pannelli e realizzato i materiali multimediali, mentre gli studenti dell’Artistico “Medardo Rosso” hanno dipinto i ritratti dei 33; i loro colleghi esperti in grafica hanno curato la comunicazione visiva, quelli del corso di falegnameria del CFP “Aldo Moro” di Valmadrera hanno prodotto i supporti in legno e, infine, gli studenti del corso di panetteria e pasticceria hanno curato il catering durante l’inaugurazione.
Un progetto corale, insomma, al quale hanno risposto, altrettanto coralmente, le istituzioni (Comune di Lecco, Comitato lecchese per la pace e la cooperazione fra i popoli, ufficio italiano del Parlamento europeo) e una serie di realtà culturali, sociali ed economiche del territorio che hanno reso possibile la realizzazione della mostra.
Soddisfatti i promotori: «Stimolati dalla proposta e incoraggiati dai prof. i ragazzi hanno risposto con entusiasmo, sfoderando impegno e creatività. Confermando che, quando si sentono stimati e sfidati su obiettivi seri, i ragazzi rispondono e, non di rado, ci sorprendono».



