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«Non volevamo limitarci a donare, ma avevamo il desiderio di creare un modello virtuoso, sostenibile e replicabile, che mettesse al centro la dignità delle persone».
Così Davide Devenuto, attore e cofondatore insieme a Francesco Lasaponara di Fondazione Lab00, spiega l’idea alla base di SpesaSospesa, il primo progetto nato nel pieno della pandemia che oggi è diventato una rete nazionale contro povertà e spreco.
«Durante il lockdown», ricorda Devenuto, «abbiamo capito che stavano esplodendo due emergenze: da un lato l’impossibilità per molte famiglie di fare la spesa, dall’altro tonnellate di cibo invenduto. Serviva un ponte tra questi due mondi».


Quel ponte ha preso forma grazie a una piattaforma digitale, Regusto, che ha permesso di collegare aziende della distribuzione, enti del Terzo settore e famiglie in difficoltà, tracciando ogni donazione.
Nel 2023 la rete ha redistribuito oltre 2 milioni di euro in beni alimentari e igienici, coinvolgendo più di 150 associazionie 40 città italiane. Ma per l’attore e il suo team non si tratta solo di dare da mangiare: «Non vogliamo riempire carrelli, vogliamo restituire autonomia. Nessuno dovrebbe sentirsi un peso, nemmeno quando ha bisogno di aiuto».
Così, accanto alla spesa, sono nati TempoSospeso e SorrisoSospeso: iniziative che parlano di tempo donato e di dignità ritrovata. «Con TempoSospeso le persone possono mettere a disposizione le proprie competenze: un idraulico che aggiusta gratis un rubinetto, un avvocato che aiuta con le pratiche, un’insegnante in pensione che fa doposcuola. È uno scambio che restituisce valore a chi dà e a chi riceve».
Lo conferma Caterina, 62 anni, ex segretaria d’azienda: «Dopo la pensione mi sentivo poco utile. Ora seguo con i compiti tre bambini che mi chiamano zia Cate. Mi hanno dato più loro di quanto io abbia dato a loro». Paolo, invece, ex tecnico elettronico, ha perso il lavoro nel 2021 e si è avvalso del servizio SpesaSospesa. Oggi è diventato un volontario in un centro di raccolta: «Ero finito in un buco nero. Grazie a Lab00 ho ritrovato un senso di comunità. Ogni pacco che preparo è un pezzo di me che torna a galla».
SorrisoSospeso si occupa di ciò che spesso viene dimenticato: il diritto alla leggerezza.
«Un bambino che non ha mai visto uno spettacolo teatrale è un bambino a cui manca qualcosa di fondamentale, così come chi non può giocare», dice Devenuto. Il progetto ha già distribuito oltre 4 mila “sorrisi”: dai giocattoli alle visite dentistiche gratuite, ai biglietti per il cinema o il teatro.


A rendere tutto possibile è anche la tecnologia. «Grazie a Regusto ogni donazione è tracciata. Chi dà può vedere dove finisce il suo aiuto, chi riceve non è semplicemente un numero, ma parte attiva di un ecosistema».
È un modo per costruire fiducia. E funziona. Il modello è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite come buona pratica di economia circolare. Ma Devenuto insiste sul valore umano: «Abbiamo creato una rete dove ognuno dà ciò che può: tempo, denaro, ascolto. Non si tratta di carità, ma di giustizia sociale. Sogniamo un Paese dove chi ha poco non si senta invisibile. Dove la solidarietà sia una pratica quotidiana».





