Adelina è la mascotte: ogni Natale, è grazie a lei se i bambini possono avere i loro regali. Perché qui, all’Ospedale Niguarda, i doni non arrivano con una renna, ma li porta questo pony dal carattere docile ed espansivo. È anche per questo che i più piccoli, o quelli che non hanno mai visto un cavallo, di solito si avvicinano subito a lei.

Poi ci sono Giove, Pasqualino, Thelma, Fly Lady e Winter: i cavalli del centro di riabilitazione equestre “Vittorio di Capua” dell’ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano
rappresentano una proposta per i bambini che si rivolgono alla struttura perché affetti dalle più svariate patologie, dalle paralisi cerebrali infantili ai traumi cranici, dall’autismo alle sindromi psichiatriche.

«Tra il cavallo e il bambino si instaura una relazione profonda, che aiuta i piccoli pazienti non soltanto dal punto di vista fisico, ma soprattutto sul piano emotivo e relazionale», spiega Antonio Canino, ginecologo al Niguarda e assistente governatore del Gruppo 9 del Rotary (sei Club del territorio milanese, a cui si uniscono altrettanti del Gruppo 8): sabato 29 novembre, il Gruppo donerà al Centro un altro cavallo per implementare la scuderia dell’ospedale.

Un regalo per gli oltre 100 ragazzi (di età compresa tra i 2 e i 12 anni), che ogni anno trovano nella riabilitazione equestre una risposta adeguata ai loro problemi, oltre che un ambiente piacevole in cui trascorrere qualche ora. Perché, oltre ai cavalli, c’è anche il capretto Teo, il pavone Diego e la gallina Cesarina… Aggiunge Canino: «Da sempre il Rotary si impegna per offrire un servizio alle realtà del territorio in cui opera. La scelta di impegnarci per il centro “Vittorio Di Capua” è particolarmente significativa, si tratta di andare incontro alle esigenze di bambini per i quali il cavallo rappresenta molto più di un semplice “strumento” di riabilitazione».

Ed è per questo che la cerimonia di donazione – che avverrà durante il primo open day rotariano organizzato a Milano – è aperta a tutti e vuole essere un momento di aggregazione, oltre che di condivisione. L’appuntamento è alle ore 14,30 presso l’aula magna dell’ospedale Niguarda.