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Scoprire sè stessi e raccontarsi al mondo con le fotografie. È l'obiettivo del progetto “Caleidoscopio, obiettivi di vite”, promosso da Ri-Scatti ODV, in collaborazione con Spazio Blu (servizio multidisciplinare specialistico dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano) e con il sostegno di Canon Italia, che attraverso un laboratorio fotografico porta i ragazzi nello spettro dell'autismo o con altre fragilità psichiatriche a dar voce al loro talento talento nascosto grazie al linguaggio delle immagini.
I ragazzi sono stati guidati dal fotografo Pietro Masturzo (World Press Photo 2010) assieme ad un gruppo di fotografi volontari di Ri-scatti (Giulia Bellezza, Paolo Folli, Andrea Picchio e Chiara Vitellozzi.) Oltre a dare ai ragazzi l’opportunità di dare libero sfogo a pensieri ed emozioni, offre loro anche l'a possibilità di sviluppare competenze utili per un futuro professionale o semplicemente di coltivare una passione. Il loro lavoro diventa una mostra: “Out of the BLUe. Confini di una generazione” che raccoglie una selezione di scatti realizzati da un gruppo di undici ragazzi e ragazze dal vissuto difficile seguiti da Spazio Blu, servizio multidisciplinare specialistico dell'ASST Santi Paolo e Carlo di Milano.
La mostra si inaugura martedì 9 luglio a Base Milano e rimarrà aperta fino al 17 luglio. Racconta le esperienze dei ragazzi tra i banchi di scuola, nei luoghi di ritrovo, a casa o in comunità, momenti di solitudine. Il “blue” è inteso come una peculiare malinconia: quella sfumatura emotiva che pervade l’esistenza e che emerge inaspettatamente, proprio come “out of the blue” (dall’inglese: “all’improvviso, dal nulla”). Una mostra che riflette il lavoro dei protagonisti che si sono messi in gioco, aprendo una finestra sul proprio universo interiore, mettendo a nudo pensieri ed emozioni, per raccontare la propria visione del mondo.



