Il Sudan vive la più grave crisi umanitaria del pianeta. «Ci sentiamo abbandonati», dicono gli operatori. Chiara Zaccone, capomissione di COOPI, testimonia il dramma di un popolo dimenticato e la forza di chi continua ad aiutare.
Nel Paese africano martoriato da un sanguinoso conflitto ad agosto è tornato il colera, che ha colpito alcune regioni e si aggiunge a una condizione già disastrosa del sistema sanitario. La risposta all'emergenza dei team di Medici senza frontiere
La campagna di raccolta fondi per garantire cibo, alloggi di emergenza, acqua potabile e cure mediche a milioni di rifugiati e sfollati in paesi che vivono gravissime emergenze umanitarie
Nel Paese, lacerato da un anno di guerra civile, la situazione è estremamente difficile. Ma l'organizzazione continua le sue attività, in particolare nella capitale Khartoum e a Port Sudan, per assistere e curare la popolazione stremata
Il rischio di un'escalation del conflitto russo-ucraino e di un coinvolgimento diretto della Nato è sempre più incombente. In Medio Oriente non si intravedono spiragli di pace. Il mondo intero è attraversato da conflitti e situazioni di violenza e scontro. Crisi umanitarie immani, come quella in Yemen, che oggi quasi non fanno più notizia. Ma che riguardano tutti noi
Dai bombardamenti indiscriminati sulla popolazione, fino al mancato rispetto di personale medico e ospedali, le norme del diritto internazionale umanitario vengono continuamente violate nei conflitti attuali, con gravi conseguenze anche sull'operato delle Ong. E' stato il tema discusso in un dialogo online promosso da Medici senza frontiere Italia
Al Centro Salam di Emergency di Khartoum, oltre alla cardiochirurgia, è stato aperto un ospedale di chirurgia di urgenza e traumatologia. La sanità locale è del tutto inadeguata e arrivano pazienti anche da molto lontano in condizioni disperate
Morti e feriti nelle manifestazioni a Khartoum contro il colpo di stato militare che ha portato all'arresto del primo ministro Abdallah Hamdok. I militari promettono elezioni entro il 2023.
Padre Norberto Stonfer, missionario comboniano in Sudan da trent'anni, racconta del suo incontro con l'imprenditore italiano scarcerato a Khartoum, dopo due mesi di detenzione.«Lo avevano recluso in uno sgabuzzino per le scope, era disperato e pensava sempre alla sua famiglia»
L'immagine di un giovane sudanese che declama una poesia nei giorni della protesta popolare contro il regine di Omar al-Bashir vince il World Press Photo 2020
Arrestato il dittatore al potere dal 1989 e inseguito dalla giustizia internazionale. Ora comincia una fase di transizione, ma la società civile resta mobilitata.
Non sarà impiccata la giovane sposa-bambina sudanese che uccise il marito violento che la stuprò. Noura Hussein che dovrà, comunque, trascorrere cinque anni in carcere e versare alla famiglia della vittima un risarcimento di 337.500 sterline sudanesi (circa 7.200 euro).
La Corte d'appello del Sudan ha annullato la sentenza contro la giovane mamma cristiana accusata di apostasia e adulterio e condannata, a metà maggio, alla pena capitale
Non c'è pace nel Sud Sudan dopo la ripresa degli scontri appena oltre il confine, nel Paese governato da Khartoum: ci sono tensioni e violenze in Darfur, nel Blue Nile e sui monti Nuba del Sud Kordofan.
Nel Darfur è di nuovo emergenza umanitaria. Mentre nel Sud, nello Stato del Jonglei 120 mila profughi fuggono e il Governo di Juba è stato azzerato e sostituito dal Presidente Salva Kiir.
Ottenuta l'indipendenza, il Sud Sudan fatica per crescere come nazione autonoma. La questione del petrolio e poi quella dell'acqua, mentre cresce il problema corruzione.
Alla fine di un venerdì di sangue e di violente proteste in tutto il mondo islamico, restano otto morti. E la paura di una nuova ondata di terrorismo antiamericano.
Medici senza frontiere lancia l’allarme: «È una catastrofe annunciata», dice. I tassi di mortalità infantile sono al doppio della soglia d’emergenza. Ogni giorno muoiono 5 bambini.
Scontri, trattative ferme, disaccordi sui confini, blocco dell'estrazione del petrolio, prezzi alle stelle: i Governi di Khartoum e di Juba non trovano soluzioni. Paga la gente.
Secondo l'Oxfam, l’eventuale fallimento dell’Eurozona potrebbe costare ai Paesi più poveri circa 30 miliardi di dollari in termini di mancati scambi commerciali e investimenti.
Si teme un nuovo conflitto su larga scala, catastrofico per Juba quanto per Khartoum. Crisi umanitaria grave. E i prezzi salgono alle stelle. VIDEO e PHOTOGALLERY.