Società e valoriQuella iniziata un anno fa dall'Arabia Saudita e i suoi alleati in Yemen è stata e continua a essere una campagna sanguinaria e disastrosa, dalle conseguenze umanitarie, militari e politiche con pochi precedenti in quanto a cinismo e approssimazione. Il bilancio è sconcertante: milioni di persone sono a rischio fame e sete a causa di un ferreo embargo che impedisce il rifornimento dei beni primari, tra cui l'acqua (legata alla disponibilità di carburante per alimentare le pompe dei pochi pozzi di acqua potabile). La fame di massa, come denunciato dall'Onu, viene utilizzata come strumento strategico militare. È un crimine di guerra, ma non è il solo.