venerdì santoQuest’anno è la prima volta per Francesco i cui testi sono «incentrati sulla sofferenza di Cristo», emblema del dolore umano, come ha spiegato la Sala stampa vaticana. Non è il primo caso. Nel 2000, l’anno del Giubileo, e nel 2003, a scrivere le meditazioni fu Giovanni Paolo II. Il vaticanista Stefano Maria Paci: «Attraverso questo rito, seguito in tutto il mondo, il Pontefice ha la possibilità di sottolineare quello che gli sta più a cuore in questo particolare momento storico»