LA CONDANNA DI PELLAINessun intervento “educativo” può fare del corpo dell’altro ciò che si vuole. Umiliare, denigrare, aggredire fisicamente sono verbi che appartengono al codice della “pedagogia nera”. La madre che taglia a zero i capelli alla figlia per punirla per avere deriso una sua coetanea calva, malata di cancro, mostra solo la sua potenza, non la sua competenza. In tal modo l'azione è inutile oltre che insopportabile e violenta. Non degna di un genitore.