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domenica 09 febbraio 2025
 
la storia
 

A Como dal 1° febbraio il centralino per contattare l'esorcista

31/01/2025  Il servizio attivato dalla diocesi insieme all’Équipe San Michele per venire incontro alle esigenze di chi cerca un conforto spirituale o anche solo un colloquio. «Si tratta di discernere quei segni che potrebbero rivelare l’eventuale necessità dell’intervento di un esorcista», spiega una nota. I casi di possessione demoniaca, infatti, sono molto rari

Sui giornali è già stato ribattezzato il “centralino dell’esorcista”. In realtà, è un servizio telefonico che dal 1° febbraio permetterà ai fedeli della diocesi di Como che ne avessero bisogno di mettersi in contatto con gli ausiliari dell’esorcista diocesano, sacerdoti presenti su tutto il territorio, che esprimono molteplici sensibilità, attenzioni e carismi.

I casi di vera e propria possessione del demonio sono rari. Ma molti fedeli, magari convinti di esserlo, hanno bisogno di uno specialista per capirlo. Molte persone, infatti, chiedono aiuto anche per turbamenti spirituali, o dopo essere finiti nelle spire di magia nera, riti malefici, invocazioni sataniche o sette.

Proprio per rispondere a una domanda crescente di questi bisogni, la diocesi di Como ha pensato a un servizio telefonico dedicato che faciliti il primo contatto tra le persone e gli esorcisti. Referente di questo servizio è l’Équipe San Michele, una realtà nata nel 2012 e composta da sacerdoti (gli ausiliari più coloro che coordinano le attività e forniscono anche un supporto formativo in ambito liturgico, della teologia spirituale o del diritto canonico) insieme a professionisti (tra i quali, per esempio, medici, psicologi, giuristi).

In questi anni l’Équipe ha accolto centinaia di persone, in prevalenza della diocesi di Como, assicurando loro un importante conforto spirituale. «Si tratta di un servizio finalizzato a esortare i fedeli a intensificare la vita cristiana (preghiera, vita sacramentale, servizio a favore della comunità) e a discernere quei segni che potrebbero rivelare l’eventuale necessità dell’intervento di un esorcista», spiega la diocesi in una Nota pubblicata il 29 gennaio scorso.

«L’Anno giubilare – prosegue il testo – offre ai fedeli molteplici oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza, anzitutto accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, insostituibile punto di partenza di un reale cammino di conversione (cf. Spes non confundit, n. 5)».

Nella Nota si sottolinea che «i fedeli trovano anzitutto nel proprio parroco e in qualsiasi sacerdote il volto di una Chiesa che accoglie e si pone in ascolto di quanti sono afflitti da sofferenze spirituali; nei sacerdoti trovano ministri attraverso cui sperimentare il perdono di Dio e la remissione dei propri peccati o attraverso cui ricevere benedizioni (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1671).

Per i fedeli che avvertono, invece, la necessità di rivolgersi a un esorcista, la Segreteria dell’Équipe San Michele offre un aiuto per trovare un ausiliare nelle vicinanze. Chiamando il numero 031.3312224 sarà possibile lasciare un messaggio». L’operatore «richiamerà entro 48 ore, inviando il fedele che ne fa richiesta all’ausiliare dell’esorcista per un colloquio. Nella diocesi di Como gli esorcisti diocesani ricevono solo le persone inviate dagli ausiliari».

Questo servizio, dunque, svolge un importante ministero di ascolto e di indirizzo. «Chi è incaricato di accogliere le richieste che perverranno alla Segreteria dell’Équipe, è stato appositamente formato, è tenuto al segreto e risponde del proprio operato all’ordinario diocesano», spiegano i referenti. Chi si rivolge al servizio deve indicare, nel messaggio alla Segreteria, generalità personali, le modalità per essere ricontattato e le motivazioni che hanno portato a chiedere supporto.

A Como, sono una decina gli aiutanti dell’esorcista. I nomi, salvo casi rari, non vengono rivelati per una scelta precisa. Sono infatti sacerdoti impegnati nel servizio nelle parrocchie, parroci e religiosi alla guida di comunità che potrebbero essere in qualche modo condizionate con l’associazione tra la figura del prete di riferimento a quella dell’esorcista.

Dall’inizio dell’attività, l’Équipe ha ricevuto e gestito un migliaio di richieste di aiuto. Tra queste, in media dal 2 al 5% sono le richieste che si rivelano effettivamente casi che hanno bisogno di un esorcismo e per i quali viene avviato un percorso specifico.

Il servizio del centralino dedicato non è una novità assoluta. L’arcidiocesi di Milano, ad esempio, lo ha attivato nel 2012 per permettere a chi ha bisogno di essere indirizzato all’esorcista più vicino per un colloquio. In Italia ci sono circa trecento esorcisti: sono sacerdoti nominati dai vescovi nelle varie diocesi. Di solito, si tratta di un incarico a tempo che viene rinnovato. L’esorcismo è un sacramentale, ossia un rito cattolico con particolari effetti a livello spirituale.

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