Per la prima volta nella storia della Conferenza episcopale italiana il Papa terrà la prolusione alla prossima assemblea dei vescovi italiani prevista a maggio. Ad annunciarlo è stato il Segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, venerdì 28 marzo nella conferenza stampa al termine del Consiglio permanente.
Che ha approvato anche una Nota sulla scuola cattolica, di prossima pubblicazione. Nel documento, si legge nel comunicato finale dei lavori del Consiglio permanente, viene riaffermato che è una “preziosa risorsa per la società e la sua finalità è essere al servizio del Paese, ma ancora si scontra con disattenzioni, incomprensioni e chiusure di natura ideologica”.
Monsignor Nunzio Galantino. Foto Ansa.
In vista del prossimo Sinodo sulla famiglia monsignor Galantino ha
spiegato che la Cei non pubblicherà i risultati della consultazione
sulla base dei questionario predisposto dalla Segreteria del Sinodo dei
vescovi, perché in questo senso vanno le indicazioni vaticane.
Galantino ha assicurato che la Cei sta affrontando direttamente la
questione dei libretti predisposti dall’Unar, su indicazioni del
Ministero delle Pari opportunità del governo Letta, sulla
discriminazione di genere, sui quali il cardinale Angelo Bagnasco nella
sua prolusione di lunedì scorso aveva polemizzato con durezza
chiedendosi se la scuola dovesse diventare un “campo di rieducazione”, spiegando che in calendario c’è un incontro con il Ministro della Pubblica istruzione Giannini.
Sono state pubblicate infine le Linee guida per “i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte dei chierici”.
Non contengono l’obbligo di denuncia da parte dei vescovi dei
sacerdoti, poiché la legge italiana non lo prevede, non essendo un
vescovo un “pubblico ufficiale”, ma le Linee guida parlano di “dovere
morale” da parte dei vescovi di “contribuire al bene comune”. Nella
premessa si legge: “Il vescovo che riceve la denuncia di un abuso deve
essere disponibile ad ascoltare la vittima e i suoi familiari,
assicurando ogni cura nel trattare il caso secondo giustizia
impegnandosi a offrire sostegno spirituale psicologico, nel rispetto
della libertà della vittima di intraprendere le iniziative giudiziarie
che riterrà più opportune”.