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lunedì 09 settembre 2024
 
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«A San Valentino tutti parlano d’amore, ma i ragazzi di oggi cosa ne sanno?»

14/02/2023  Si vedono dappertutto pubblicità di san Valentino in cui si celebra l'amore, ma i giovani d'oggi non hanno più certi esempi di matrimoni e legami duraturi come potevano essere quelli delle vecchie generazioni e dei loro nonni.. Eppure si continua a parlare d'amore. Ecco cosa ne pensa l'esperto Alberto Pellai

Cosa sta accadendo ai nostri figli intorno al tema dell’amore? In occasione di San Valentino vedo tante pubblicità che invitano gli innamorati a celebrare il loro legame. Poi, nel concreto, l’unica cosa che va in scena è la crisi dell’amore. Gli adulti spesso si separano testimoniando che la dimensione del “per sempre” nell’amore sembra impossibile da perseguire. Osservando i miei figli, ma anche i loro amici, vedo che alla fine preferiscono rifugiarsi in qualche amicizia di facciata, nella sterminata platea dei followers delle loro community social. Ma intorno all’amore, si muovono poco. Sembrano meno propensi e desiderosi di farlo diventare un passaggio della loro crescita, rispetto a quello che accadeva a noi in passato. Io a 15 anni avevo la mia prima storia d’amore, i miei tre figli – tutti adolescenti – dell’amore non hanno ancora vissuto nulla. Come è possibile? SILVIA

— Cara Silvia, magari qualcuno tra i tuoi tre figli ha anche una storia d’amore in corso, ma non te l’ha detto. In effetti, l’amore è uno di quei temi su cui spesso i figli mantengono il “segreto di Stato”. Comunque in ciò che scrivi ci sono evidenze che sono sotto gli occhi di tutti. Anch’io mi trovo spesso a pensare che i nostri figli ricevono ogni giorno tantissimi messaggi sulla tossicità dell’amore. I media sono saturi di messaggi che raccontano la pericolosità dell’amore e che giustamente aiutano a fare prevenzione di ogni fenomeno in cui il territorio dell’amore viene contaminato con quello della sopraffazione e della violenza che diventa reato e crimine. Però, mi chiedo chi oggi si faccia carico di narrare anche l’altro lato della medaglia. Ovvero chi racconti ai nostri figli la bellezza dell’amore, come la si conquista, perché è fondamentale coltivarla con impegno e passione nel nostro percorso esistenziale.

Temo che raccontare l’amore solo come un luogo in cui si rischia di perdere la propria realizzazione professionale, in cui si sperimenta dolore, fatica e vittimizzazione oscuri l’altra narrazione necessaria sull’amore. Ovvero quella che ci permette di continuare a sentirne il desiderio vivo e che ci spinge a muoverci nel suo territorio. Le ricerche ci dicono che gli adolescenti di oggi si innamorano molto meno di quelli delle generazioni passate. Sanno molto di sesso e poco di amore. Spesso maneggiano il proprio corpo e/o quello di un’altra persona sulla spinta dell’eccitazione, ma nella loro pulsione sessuale fanno fatica a far emergere il desiderio di una relazione vera, intima e profonda con un’altra persona.

Molti specialisti invitano e informano i nostri figli su come si fa “un sesso perfetto”, ma davvero pochissimi aiutano a comprendere invece come si fa l’amore e soprattutto come si entra nel territorio in cui l’incontro con l’altro è fonte di profonda bellezza e di verità. Per sé e per chi ci sta accanto. Consiglio di leggere Tutto sull’amore di B. Hooks (Il Saggiatore).

 
 
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