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venerdì 13 settembre 2024
 
FINANZIARIA 2014
 

Le Acli bocciano la manovra

16/10/2014  Il presidente Bottalico: sgravi fiscali annullati dai tagli al welfare, va introdotto il reddito di inclusione sociale.

Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani).
Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani).

Piace poco o nulla. «E' una manovra a somma zero, gli sgravi fiscali saranno annullati dai tagli ai servizi pubblici locali». Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli commenta la legge di stabilità scuotendo la testa. “«Due sono i limiti evidenti», spiega Bottalico: «non segna una svolta, una presa di distanza dalle politiche di austerità che soffocano l'economia, e molti dei suoi aspetti positivi in termini di sgravi fiscali per il lavoro, per le famiglie con figli e le imprese, rischiano di essere annullati dall'effetto dei tagli al welfare o dall'aumento dell'imposizione fiscale, cui vengono costretti gli Enti locali. La richiesta netta e forte al governo è di ritirare i tagli alla spesa sociale, e di fare la propria parte per ricomporre un quadro di lealtà istituzionale fra i vari livelli di Governo».

«Al cittadino», prosegue Bottalico,  « non viene alcun beneficio reale se il Governo attua degli sgravi fiscali e li finanzia imponendo dei tagli lineari agli Enti locali, che finiranno per annullare gli effetti positivi della manovra in termini di tagli al trasporto pubblico locale, al diritto allo studio, alla sanità ed all'assistenza. Per evitare un altro anno di deflazione al Paese – conclude il presidente nazionale delle Acli - serve il coraggio di una svolta, allentando il deficit di almeno un punto in più di quello indicato dal Governo. Con tali risorse si può aiutare la domanda interna rendendo più flessibile il patto di stabilità per i Comuni, e si può finanziare una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, come chiede l'Alleanza contro la povertà in Italia, un ampio cartello di associazioni che ha proposto all'Esecutivo l'introduzione del reddito di inclusione sociale (reis) a partire dal 2015».

 
 
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