Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 17 gennaio 2025
 
dossier
 

VIvere in casa senza andare in confusione, i consigli della psicoterapeuta

13/03/2020  E' l'iniziativa lanciata da Barbara Agnoli, psicoterapeuta che vive e lavora a Milano, ideatrice del progetto di consulenza "Dire, fare, spazio". «Fissiamoci dei piccoli compiti da terminare. Approfittiamo di questo tempo per mettere ordine, alleggerirci, buttare via le cose inutili, riorganizzare i nostri ambienti. Il caos intorno a noi ci soffoca e ci toglie spazio per pensare».

Barbara Agnoli, psicoterapeuta e "personal organizer"
Barbara Agnoli, psicoterapeuta e "personal organizer"

Abbiamo tanto tempo da trascorrere chiusi in casa. Intere giornate all'interno delle pareti domestiche, in quegli spazi che, forse, molti di noi mai prima avevano vissuto così tanto. E allora, perché non sfruttare questo inaspettato, improvviso tempo completamente (o quasi) casalingo per darsi degli obiettivi quotidiani, delle piccole sfide da intraprendere e portare a termine nell'arco di una giornata, che aiutino a vivere al meglio il proprio spazio?

E' l'interessante iniziativa lanciata da Barbara Agnoli, 40 anni, psicoterapeuta e personal organizer, trentina di origine, milanese di adozione. «Sono partita dalla considerazione dell'effetto Zeigarnik: un processo psicologico per il quale noi tendiamo a ricordare di più e più a lungo i compiti che non abbiamo portato a termine, ricordiamo principalmente le cose che non finiamo e questo ci crea una tensione mentale. Allora, ho pensato a una sfida di ventuno giorni (il tempo che si ritiene necessario per acquisire una nuova abitudine): ogni giorno propongo un'azione, un compito da terminare nell'arco della giornata. Queste sfide saranno divise in in sette aree della casa (tre sfide per ogni area): cucina, salotto, studio, camera, bagno, balcone e cantina». Qualche esempio? In cucina ci si potrà dare il compito di liberare la dispensa, in bagno quello di selezionare e raccogliere tutti i farmaci scaduti e rimasti lì per tanto tempo. 

«La maggior parte delle mie clienti - perché sono soprattutto donne - tendono ad accumulare, a riempire la casa di cose che poi si rivelano inutili e restano inutilizzate», spiega la psicoterapeuta. «Ad esempio, nelle abitazioni mi colpisce tanto l'enorme quantità di sacchetti, borse di plastica o di carta dello shopping che vengono tenute. A un certo punto le persone si sentono soffocare, sentono di avere troppa roba a chiedono aiuto perché da sole non riescono a gestire la situazione».

Lasciar andare le cose, buttarle via per tante gente è psicologicamente difficile. «Ciò che si fa più fatica a lasciar andare sono i ricordi. Come se, buttando via quel ricordo, anche la persona, l'evento a cui quell'oggetto è legato scomparissero dalla nostra memoria, non fossero esistiti. Tra l'accumulare, il tenere tutto e il buttare via c'è comunque un passaggio intermedio che può dare sicurezza: se non si vuole buttare via una cosa, la si può regalare - a un'amica, un parente -  oppure darla in beneficenza, riciclarla. Io, personalmente, sono una fan del riciclo».

Partendo dalle idee sull'economia domestica formulate dalla scrittrice giapponese Marie Kondo (autrice di Il magico potere del riordino e 96 lezioni di felicità),  la Agnoli ha ideato "Dire, fare, spazio" (www.direfarespazio.it): un programma di consulenza rivolto a persone che vivono un cambiamento importante nella loro vita, un trasloco, uno spostamento da una città a un'altra, una separazione, o che semplicemente hanno bisogno di riorganizzare il loro spazio, la loro casa. Lei le accompagna in questo percorso, aiutandole ad alleggerirsi delle cose, selezionare cosa tenere e cosa buttare, imparando a lasciar andare gli oggetti che non servono più, a non accumulare per forza, gestendo nel contempo le emozioni pesanti che questo processo comporta. «Io vado direttamente nelle case delle persone, ma svolgo anche consulenze a distanza, ormai con la tecnologia e le videochat, nel tempo che stiamo vivendo, si può fare tutto anche online».

Mettere ordine nel proprio ambiente quotidiano significa mettere ordine nel proprio spazio interiore. «Più hai caos fuori e intorno a te più ti viene a mancare spazio per pensare», osserva ancora la psicoterapeuta. «Spesso teniamo le cose superflue semplicemente perché posticipiamo la decisione di selezionare. E' importante prendersi la responsabilità di scegliere. E imparare non solo ad alleggerirsi delle cose, ma anche a non farle proprio entrare in casa».

E allora, ecco le piccole sfide quotidiane, per allaggerire la propria casa e sé stessi, circondarsi di cose belle e che ci fanno stare bene, buttare ciò che ci opprime e ci soffoca.  La prima sfida, lanciata oggi 13 marzo attraverso i canali social, riguarda la camera: organizzare il cassetto dell'intimo, selezionando ciò che è logoro, vecchio, inutilizzato. Togliere cartellini e le plastiche degli ultimi acquisti e, magari, mettere delle scatole dentro il cassetto per organizzare meglio. Le sfide si possono seguire sui profili Instagram e Facebook di "Dire, fare, spazio" (@direfarespazio).   

«Oltre agli spazi», aggiunge la Agnoli, «in questo periodo in casa è fondamentale organizzare bene i tempi, fare al mattino una scaletta, una tabella di impegni e orari». E un consiglio: «Se in certi momenti sentite l'ansia che sale, fermatevi e respirate. Riscoprite il respiro, lo strumento che ci aiuta a essere presenti a noi stessi».

Multimedia
19 marzo 2020 ore 21.00, l'Italia prega il Santo Rosario: un estratto del messaggio del Papa
Correlati
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo