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giovedì 05 dicembre 2024
 
"Testimonial" di conversione
 
Credere

Beatrice Fazi: «Speranza è sapere che si può sempre ricominciare»

28/11/2024  L'attrice Beatrice Fazi è un'autentica testimonial di conversione: passata dal dolore di un aborto, è stata "ritrovata" da Dio e ha capito che la vita è vera se la si dona per gli altri

Quattro figli, un rapporto di coppia che dura da quasi 25 anni. Sta girando i teatri d’Italia con un monologo, Cinque donne del Sud, che valorizza la sua verve comica, e con altri spettacoli a fianco di colleghi come Michele La Ginestra, Enzo Casertano e Gianni Ferreri. Conduttrice su Tv2000 di Quel che bolle in pentola, è stata conosciuta dal grande pubblico televisivo per l’interpretazione di Melina, in Un medico in famiglia. Beatrice Fazi, 52 anni, è però In cerca di un cuore nuovo, come si presenta sulla sua pagina online, prendendo in prestito il titolo del suo libro che da nove anni continua a essere ripubblicato.

Mamma, moglie, attrice di successo. Ma perché questo titolo?

«È il passo di Ezechiele, quando Dio dice “Io vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, sarò io che vi farò osservare i miei precetti”. All’inizio della mia conversione avevo quasi paura che Dio mi chiedesse qualcosa in cambio, un Dio giudice. Ezechiele mi fece intuire che per essere veramente cristiani non bisogna sforzarsi di fare chissà che cosa, ma chiedere che lo Spirito agisca dentro di noi. Io sto chiedendo ancora incessantemente che mi regali questo cuore nuovo, la cosa più difficile nella vita è amare veramente».

Sei una sorta di testimonial della famiglia. Quali sono, in un rapporto di coppia, le trappole da evitare e invece le cose da consolidare?

«La trappola numero uno è il silenzio dei mariti. Mio marito è cintura nera di silenzio, è il modo peggiore per punirmi. Sono le cose non dette, l’incapacità di mostrarsi fragili e bisognosi dell’altro. E il rimanere attaccati ai ruoli che ti vengono dalle famiglie d’origine. Per quanto io voglio essere una donna emancipata, mi porto dentro quel modo di pensarmi obbligata a essere perfetta in casa, a riuscire a tenere tutto sotto controllo, non delegare, insomma poca flessibilità. Mio marito è stato risolutivo, perché si è proprio messo in gioco, ha imparato a cucinare, a fare la spesa. E io ho imparato a mollare. Ora c’è collaborazione vera, compartecipazione, intimità».

Continua….

Leggi l’intervista completa a Beatrice Fazi acquistando il numero di Credere in edicola da giovedì 28 novembre e in distribuzione in parrocchia da domenica 1° dicembre. Oppure acquista la copia digitale su EdicolaSanPaolo.it

VIANDANTI DELLA SPERANZA

Questa con Beatrice Fazi fa parte di Viandanti della speranza, una serie di interviste con personalità del mondo ecclesiale, della cultura, dell’impegno sociale, in preparazione al Giubileo 2025. Si tratta di un progetto multimediale che, oltre al servizio su Credere, comprende anche la versione televisiva di questa intervista che sarà trasmessa su Telenova (Canale 18 del digitale terrestre in Lombardia e Piemonte orientale) lunedì 2 dicembre alle 22.30 e mercoledì 4 dicembre alle 11.00. Il video di tutte le interviste (tra gli altri, con Gemma Calabresi, don Luigi Verdi, padre Antonio Spadaro e suor Veronica Donatello) è disponibile anche su App e sito di Telenova (www.telenova.it).

(Foto in alto: Luca Brunetti)

Questo articolo è una collaborazione con la rivista Credere

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