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mercoledì 26 marzo 2025
 
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Cannes, il festival delle donne

14/05/2015  Non solo grandi attrici, da Catherine Deneuve a Natalie Portman, da Sophie Marceau a Charlize Theron, ma anche registe in lizza per la Palma d'oro. E poi l'omaggio a Ingrid Bergman.

Catherine Deneuve
Catherine Deneuve

Sarà bella e ricca di sorprese questa 68a edizione del Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio. Bella, prima di tutto, perché il direttore generale Thierry Frémaux, dopo il Grand Prix vinto l'anno scorso contro ogni pronostico dalla nostra Alice Rohrwacher con Le meraviglie, si è fatto coraggio e ha connotato ancor più di rosa la selezione ufficiale. Due infatti le registe in gara per l'assegnazione della Palma d'oro, entrambe francesi: Valérie Donzelli con Marguerite et Julien e Maiwenn con Mon Roi, storie d'amore impossibili, seppure totalmente diverse, per riaffermare la particolare sensibilità femminile nei confronti di questo sentimento. Ma c'è di più: Emmanuelle Bercot, protagonista della pellicola di Maiwenn, è a sua volta regista e a lei è stato affidato l'onore di aprire la kermesse con La te^te haute, film fuori gara centrato sulla difficile educazione di un ragazzino ribelle. Interessante soprattutto perché nei panni del giudice minorile recita la sempre brava Catherine Deneuve, che col suo charme senza tempo ha dato lustro alla Montée des Marches inaugurale.       

Gran ressa di fotografi e cineoperatori, nella prima serata di gala, grazie proprio alla significativa presenza femminile nella giuria di quest'anno, presieduta dai fratelli Joel e Ethan Coen. I flash hanno bersagliato la spagnola Rossy De Palma, interprete preferita di Almodovar; l'attrice americana Sienna Miller; la cantante maliana Rokia Traoré, considerata la più bella voce della nuova Africa e soprattutto la francese Sophie Marceau, in forma come non mai. Tante le donne anche tra i giurati delle rassegne parallele del festival. Su tutte Isabella Rossellini, incantevole, a cui spetterà giudicare la sezione Un certain Regard (mentre alla sua indimenticabile mamma, Ingrid Bergman, è dedicato il manifesto ufficiale di quest'anno in occasione del centenario della nascita). Assai applaudite anche la modella e attrice belga Cécile De France nonchè la talentuosa cineasta di origini libanesi Nadine Labaki. Tra le innumerevoli star attese sulla Croisette, a raccogliere i primi applausi sono state la rossa Julianne Moore e la meravigliosa Charlize Theron, venuta sulla Croisette con tutto il suo fascino e la sua simpatia per l'attesa anteprima di Mad Max: fury road, ripresa dopo trent'anni della celebre saga post apocalittica firmata da George Miller, che lanciò Mel Gibson (a giudicare dalla ressa di giornalisti e addetti ai lavori, decisamente il titolo più sfizioso tra quelli di apertura).         

Oltre al rosa che colora ogni angolo del Festival, l'altra sorpresa di quest'anno è rappresentata dalla scarsa presenza, in concorso, di quelli che sono considerati i mostri sacri della macchina da presa. Se si escludono il cinese Hou Hsiao-Hsien (il cui film s'intitola The Assassin) e l'americano Gus Van Sant (con The sea of trees), in corsa per la Palma d'oro si notano soprattutto nomi emergenti. Parecchi, perciò, i possibili outsider: il greco Yorgos Lanthimos (The lobster), l'ungherese Laszlo Nemes (Il figlio di Saul), il norvegese Joachim Trier (Più forte delle bombe), il francese Stéphane Brizé (La loi du marché), il canadese Denis Villeneuve (Sicario) e soprattutto il trentacinquenne messicano Michel Franco (Chronic).         

In mezzo a tanta incertezza, la vera sorpresa potrebbe essere l'affermazione del cinema italiano, tornato quest'anno in forze sulla Croisette. Bisogna infatti risalire a ventun anni fa per trovare tre nostri registi in concorso. Matteo Garrone con Il racconto dei racconti e Nanni Moretti con Mia madre sono già nelle sale italiane e stanno raccogliendo consensi sia tra i critici che tra gli spettatori. Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino lo vedremo sulla Croisette, ma siamo certi che il nostro ultimo premio Oscar ci conquisterà con questa storia originale di cui sono protagonisti big come Michael Caine, Harvey Keitel, Jane Fonda e Rachel Weisz. Completa la pattuglia italiana Louisiana – The other side di Roberto Minervini, in gara nella sezione parallela Un Certain Regard: coraggioso docu-film che punta a raccontare un'altra America, diversa da quella patinata propinataci da tanti serial. 

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