E' stata arrestata dalla Guardia di Finanza su mandato di cattura internazionale emesso dal Vaticano Cecilia Marogna, la donna che compare nell'indagine vaticana relativa al cardinale Angelo Becciu. Il mandato d'arresto è stato eseguito a Milano tramite Interpol dalle locali Fiamme Gialle. L’accusa nei confronti di Marogna, riferiscono le agenzie di stampa, è peculato per distrazione di beni. Per essere interrogata dalla magistratura vaticana, la donna dovrebbe essere estradata dall’Italia.
Quando è uscito il suo nome, Marogna, sarda, 39 anni, ha affermato di essere un’esperta di relazioni diplomatiche. «Rivendico il risultato di aver costruito una rete di relazioni in Africa e Medio Oriente per proteggere Nunziature e Missioni da rischi ambientali e da cellule terroristiche», ha detto in una recente intervista al Corriere della sera. «Ho aperto la società in Slovenia per motivi geopolitici: pensavo che la prossima polveriera sarebbe stata quella dei Balcani. E per incrementare rapporti con Paesi come Georgia, Ucraina, Serbia, Bosnia, Slovenia. La mia società Logsic è specializzata in operazioni umanitarie». La donna ha confermato di aver ricevuto un versamento di 500mila euro dalla Segreteria di Stato all’epoca in cui Becciu era Sostituto agli affari generali, ossia numero due dopo il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin: «Una grossa parte dei 500 mila euro era quella rimasta su un conto poi chiuso per mancata movimentazione. I conti erano due, appoggiati sulla Unicredit di Lubjana». Dalle indagini, filtrate ai giornali, è emerso che una parte dei soldi sono stati spesi in borsette e poltrone in pelle: «Ho comprato solo prodotti italiani, tipo Tod’s e Poltrona Frau», ha risposto Marogna. «Dopo tanto lavoro penso di avere il diritto di comprarmi una poltrona».
L’avvocato del cardinale Becciu, Fabio Viglione, ha precisato, in una nota diramata pochi giorni fa, che «i contatti con Cecilia Marogna attengono esclusivamente questioni istituzionali» e «mai il Cardinale ha richiesto un finanziamento da 150 milioni di euro all’Istituto per le Opere di Religione». L’indagine a carico del cardinale Becciu, che Papa Francesco ha recentemente sollevato dall’incarico di prefetto della congregazione per le Cause dei santi, privandolo anche dei privilegi cardinalizi, sarebbe un filone a sé della più antica indagine sul dubbio acquisto, da parte della Segreteria di Stato, di un immobile a Sloane Avenue a Londra. L’inchiesta, aperta l’anno scorso dalla magistratura vaticana, non è chiusa, né dal Vaticano filtrano dettagli sull’andamento delle indagini o sulle previsioni circa un eventuale processo.