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martedì 25 marzo 2025
 
il ricordo e la preghiera
 

«Che tuffo al cuore ripensando a quella sera... quel saluto mai sentito prima da un successore di Pietro»

13/03/2025  Stefania, una lettrice, ci scrive ricordando la sera dell'elezione di papa Francesco, dodici anni fa, e lo incoraggia in questo momento di fatica: «Pregare per lei in questi giorni viene naturale come pregare per una persona di famiglia»

Buonasera Papa Francesco, mi viene naturale rivolgerLe lo stesso saluto che lei ci rivolse la prima sera in cui eravamo incollati ai televisori per vedere il nuovo Papa appena salito al soglio pontificio; quel saluto mai sentito prima da un successore di Pietro e il nome scelto (ancora ricordo il tuffo al cuore) e la richiesta a pregare per lei lasciò subito intendere che sarebbe stato un pontificato all' insegna dell'umiltà, un umiltà donata e non frutto di buona volontà o attitudine personale ma dono di Relazione.

Leggendo la sua ultima biografia sembra di leggere le memorie di un papà, di uno zio, comunque una persona di famiglia. E questo oltre a farci sentire più vicini a lei ci spinge a riconoscere quanto lo Spirito sia vicino ad ognuno di noi, quanto sia un alleato che sta dalle nostre parti e bussa e attende; leggere della sua famiglia, le sfide affrontate, le divisioni che non l'hanno risparmiata è un invito a stare in ascolto, a cogliere ed accogliere con serietà e rispetto della propria storia umana la chiamata alla vita piena e adulta, a cui ognuno è invitato.

Pregare per lei in questi giorni viene naturale come pregare per una persona di famiglia, per le sue fragilità così umane e vicine che però non Le impediscono di stare al tempo stesso intimamente in Relazione con l'Altro e così mentre noi preghiamo per lei, lei ci invita alla Speranza di una relazione altrettanto autentica che aspetta di "viverci" anche e soprattutto nelle nostre fragilità. Grazie.

Stefania

Foto di copertina Ansa

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