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lunedì 07 ottobre 2024
 
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Ma come si fa a pregare?

02/07/2020  Se la preghiera è un incontro con Dio, occorrerà creare le condizioni per accoglierLo. La riflessione del teologo Gaetano Piccolo

Con  l’arrivo dell’estate, le persone si ritrovano ad avere un po’ più di tempo. E non è insolito che ritorni anche il desiderio di dedicarsi alla preghiera. Come possiamo interpretare questo desiderio? Dal punto di vista della fede, occorre riconoscere che l’iniziativa viene sempre da Dio e dunque anche il desiderio di pregare è un modo in cui il Signore si rende già presente e ci invita a stare con Lui. Come diceva sant’Agostino, il desiderio è già preghiera. Il primo passo quindi è accogliere questo desiderio e lasciarsi interpellare. Ma una delle domande ricorrenti che ascolto è proprio questa: vorrei pregare, ma non so proprio da dove cominciare. Se la preghiera è un incontro con Dio, occorre allora creare le condizioni per rendere la nostra casa, cioè il nostro cuore, accogliente e ospitale. Come per l’incontro con un amico, la relazione ha bisogno di un tempo e di uno spazio. Sappiamo bene che quando diciamo a una persona che prima o poi le faremo visita, la maggior parte delle volte vuol dire che non ci si vedrà mai. Allo stesso modo non possiamo affidare all’improvvisazione il nostro desiderio di incontrare il Signore. Primo punto quindi è fissare un momento della giornata o della settimana che sarà dedicato a questo incontro. Così pure sceglieremo un luogo dove immaginiamo o sappiamo per esperienza che sarà possibile pregare, un luogo che ci aiuti a non distrarci, a non essere disturbati, in cui possiamo rimanere comodi, ma non troppo per evitare di addormentarci facilmente. Fissare in anticipo il tempo e lo spazio della preghiera ci aiuterà anche ad affrontare la tentazione di rimandare la preghiera, soprattutto quando non sentiamo niente, quando siamo stanchi o ci attraversa il pensiero di cose più urgenti da fare. In quel caso dobbiamo rimanere fedeli a quanto abbiamo stabilito. Anzi, sant’Ignazio di Loyola ci suggerisce, negli Esercizi spirituali, quando non abbiamo voglia di andare avanti nella preghiera, di prolungarla per qualche minuto in più rispetto a quanto abbiamo previsto in precedenza. Nei prossimi articoli cercheremo di scoprire qualche ulteriore consiglio che può aiutarci a organizzare la nostra preghiera.  

Inviate le vostre domande a lettori.credere@stpauls.it

 
 
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