Gentile don Rizzolo, ritengo che il Papa e le persone di Chiesa dovrebbero parlare del Vangelo e non di questioni sindacali, della richiesta ai politici di alzare i salari, ecc... Ma perché continuare a immischiarsi con il potere temporale di questo mondo quando la Chiesa dovrebbe curarsi dello spirito? Nel Vangelo è ribadito che il mondo è sotto il potere del maligno e lo vediamo bene in quello che succede. Che senso ha allora rivolgersi ai politici per chiedere di attenersi al Vangelo? Una contraddizione in termini. Invece sarebbe opportuno rivolgersi ai singoli cristiani e chiedere loro di attenersi al Vangelo che va letto, citato e spiegato. Vangelo, non politica e sindacalismo: non sono di competenza del Papa e della Chiesa.
MAURIZIO BOSCHERINI
Caro Maurizio, credo ci sia un fraintendimento di fondo, che fa il gioco di chiunque sta al potere. Secondo costoro la Chiesa, il Papa, i cristiani devono occuparsi di cose spirituali, non dei problemi concreti della gente. Così i potenti possono continuare a fare quello che vogliono. Gesù invece ci chiede di vivere la nostra fede in ogni ambito della vita, di essere cristiani sempre, non solo in chiesa. Questo vale anche per un cristiano che si impegna in politica. Gesù ci chiede poi di testimoniare il Vangelo nel mondo. Quel mondo che Dio ha tanto amato da mandare il proprio Figlio (Gv 3,16). L’impegno dei cristiani per il bene e la giustizia non è un immischiarsi nelle cose del mondo, ma una testimonianza e un annuncio.
Che si è concretizzato, a partire soprattutto dall’enciclica Rerum novarum di Leone XIII, nella dottrina sociale della Chiesa. I fondamenti sono la centralità della persona umana, creata a immagine di Dio, la ricerca del bene comune, la destinazione universale dei beni, i principi di sussidiarietà e di solidarietà. Un’attenzione particolare è dedicata alla famiglia, al lavoro, all’ambiente. Invito tutti ad approfondire l’argomento recuperando il Compendio della dottrina sociale della Chiesa (si trova anche on line nel sito del Vaticano).
(Foto in alto: Ansa)