C'è chi la chiama notte di Halloween e non vede l'ora di scatenarsi tra balli, maschere, vampiri, streghe e zucche. Per i cristiani, però, la sera del 31 ottobre è prima di tutto e soprattutto la notte dei Santi. Ecco perché alcuni giovani desiderano viverla e celebrarla "col sale in zucca". Si chiama così la sfida lanciata dalla diocesi di Torino: una serata di riflessione e preghiera, ma anche di divertimento. Una proposta che non sceglie la strada della condanna, ma piuttosto quella dell'ironia.
«L'idea ci è stata suggerita dal team di ragazzi con cui stiamo preparando il Sinodo dei Giovani, che si aprirà a Torino il 18 novembre – spiega don Luca Ramello, direttore Ufficio Pastorale Giovanile Diocesano – Sono stati loro a ribadire la necessità di richiamare il senso cristiano di questa festa e non restare culturalmente passivi. Senza però alzare muri o palizzate. Ci sono tanti giovani cattolici che fanno festa il 31, senza per questo mettere in discussione la loro fede. Halloween è un fenomeno culturalmente complesso e quindi anche la nostra risposta deve essere complessa. Altrimenti, semplificando, rischiamo di escludere qualcuno».
Sale in zucca, dunque, ma anche sale della terra e del cuore.
«Abbiamo scelto – prosegue don Ramello – di partire dall'esortazione di
Papa Benedetto XVI, meditando le parole della sua lettera per l'Anno
della Fede: «non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la
luce sia tenuta nascosta». Vorremmo però che questa testimonianze fosse
resa col cuore leggero. Con intelligenza, un pizzico di provocazione e
la scioltezza tipica dei giovani. Insomma, con un approccio "easy", come
direbbero i ragazzi. Non dimentichiamoci dell'ironia di Gesù, così ben tratteggiata dal Vangelo di Giovanni. Ironia che è sinonimo di libertà».
La serata (organizzata inizialmente come una festa in piazza, poi
spostata al centro congressi della Chiesa del Santo Volto, causa
l'annunciato maltempo) si apre con uno spettacolo che intende coniugare
diversi linguaggi: quello dell'ironia (del cui uso da parte di Gesù i Vangeli stessi
conservano traccia), del cabaret (con Giampiero Perone), della musica
(con il coro Hope di Saluzzo di oltre 90 elementi), dell'arte e della
testimonianza. Un mix tra riflessioni, musica e comicità.
E' poi previsto l'inetrvento dell''arcivescovo, monsignor Cesare
Nosiglia, che - tra l'altro - riprende l'esperienza di due figure di
riferimento, giovani tra i giovani: Piergiorgio Frassati e Chiara Luce
Badano. Infine, per l'adorazione eucaristica, ci si sposta nella
Cappella del Santo Volto con una processione guidata dalla grande croce
dei giovani del Sinodo, ormai imminente. Già, il Sinodo: ecco un'altra
vitale occasione di confronto con la lingua e il mondo dei giovani. Un
piccolo esempio tra tanti: nelle locandine, il tema evangelico della vite e dei tralci è rappresentato con una chiavetta Usb.
Lorenzo Montanaro
Londra, ottobre
Rimettere
la luce di Cristo al centro del 31 ottobre perchè questa notte diventi
una veglia di preghiera in attesa della festa di Ognissanti,
anzichè una celebrazione del buio e dell’occulto come vorrebbe la festa
pagana di Halloween.
Clare Ward, portavoce della Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles per
il settore evangelizzazione, nota che la notte di Halloween è stata
interpretata dai non cristiani in modo diverso. Con le zucche ritagliate
a forma di mostri e illuminate da candele e i bambini che girano
vestiti da fantasmi e diavoli bussando alle porte per chiedere dolci e
soldi.
«Per i cristiani “hallows” significa “santi” e “All hallows eve”, dal quale deriva il nome di “Halloween”, è una notte di preparazione per capire il modo in cui Dio ci ha condotto a lui, anche attraverso i santi», continua
Clare Ward.
«Ricordare questo significato ai non cristiani fa parte della nuova
evangelizzazione perchè mette in evidenza come la cultura cristiana sia a
volta in contrasto con quella che non lo è. In Gran Bretagna la
organizzazione Cor et lumen christi, sul suo sito (
www.coretlumenchristi.org), suggerisce
a famiglie e comunita’ idee e risorse per aiutarle a celebrare la
“notte della luce”, anziche’ il buio e le diavolerie».
Nè la Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles è l’unica a voler
riportare Cristo al centro della vigilia di tutti i santi. Anche la
Chiesa polacca ha avvertito che c’è il rischio che la moderna Halloween
promuova l’occulto. In un comunicato sul suo sito si legge che
festeggiare Halloween, dimenticando il vero significato di questa festa
potrebbe contraddire gli insegnamenti della chiesa.
Silvia Guzzetti