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mercoledì 09 ottobre 2024
 
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Congo, ucciso l'ambasciatore italiano Attanasio

22/02/2021  Morto anche l'autista e un carabiniere di scorta al convoglio. Il cordoglio della Farnesina

L'Italia piange la tragica uccisione di Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo e del suo carabiniere di scorta, Vittorio Iacovacci. L'ambasciatore e il militare stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo. Attanasio è stato colpito da spari durante l'attacco al convoglio Onu con il quale viaggiava ed è morto "in seguito alle ferite riportate". Una foto pubblicata su alcuni siti locali lo mostra riverso a bordo di un pick up, soccorso da alcune persone. L'attacco è avvenuto fra Goma e Bukavo, compiuto da un commando terroristico che ha usato armi leggere. Nell'agguato è stato ucciso anche l'autista dell'auto sulla quale viaggiavano Attanasio e Iacovacci, 30 anni, originario di Sonnino (Latina), effettivo del XIII Reggimento Friuli Venezia Giulia, con sede a Gorizia. 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha "accolto con sgomento la notizia del vile attacco" contro "questi servitori dello Stato". Il minsitro degli esteri, Luigi Di Maio, parla di "giornata buia e triste per l'Italia" e ha lasciato il vertice dei ministri degli esteri di Bruxelles per tornare a Roma. Si conta di far rientrare le salme in Italia in tempi brevi. 

Luca Attanasio, originario di Limbiate, aveva 43 anni. Si era laureato all'Università Bocconi e dal 2003 aveva intrapreso la carriera diplomatica. Si era occupato di Africa e cooperazione, poi aveva prrstato servzizio a Berna,  Casablanca e Abuja (NIgeria). Inviato in Repubblica Democratica del Congo nel 2017, Attanasio era stato riconfermato ambasciatore nell'ottobre del 2019. Nel 2020 gli era stato assegnato il Premio Nassiriya per la Pace "per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace fra i popoli". "Quella dell'ambasciatore", disse ritirando il premio, "è una misione, a volte anche pericolosa, ma abbiamo il dovere di dare l'esempio". Aveva ritirato con lui il riconoscimento anche sua moglie Zakia Seddiki, marocchina, presidente e fondatrice di Mama Sofia, un'associaizone che si prende cura dei bambini di strada in Repubblica Democratica del Congo. Oltre alla moglie, Attanasio lascia tre bambine.

Un altro diplomatico italiano in Africa, Daniele Occhipinti, ambasciatore in Costa d'Avorio, era stato ucciso durante una rapina ad Abidjan nel 1990, ma si era trattato di un caso di criminalità comune. Altri diplomatici stranieri assassinati in Africa sono stati l'ambasciatore degli Stati Uniti in Libia, Christopher Stevens, ucciso barbaramente a Bengasi  nel 2012, e il nunzio vaticano in Burundi, l'irlandese Michael Curtney, assassinato nel 2003.

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