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lunedì 02 ottobre 2023
 
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Contro la violenza ci mettiamo la faccia!

24/11/2022  Parlano le suore figlie di Maria Ausiliatrice, dell’Ispettoria Romana “San Giovanni Bosco” che, in comunione con la onlus Vides Auxilium, per il 25 novembre scendono in campo con una campagna di sensibilizzazione e prevenzione. «Abbiamo sentito il dovere di renderci apertamente solidali alle donne che subiscono ogni genere di violenza»

L’Associazione Vides Auxilium ODV, nata nel 2013 e operante in Sardegna, con sedi a Guspini e Sanluri, ha sempre avuto una specifica attenzione alle donne e al loro sviluppo, tanto dal punto di vista professionale che umano. Durante tutto il periodo della pandemia ha realizzato il progetto “PER LE.I. – Lavoro E Inclusione” sostenuto dalla Regione Sardegna, Ass.to Lavoro, in risposta all’avviso per la presentazione di progetti sperimentali di inclusione attiva rivolto a donne in stato di disagio. La finalità era migliorare le condizioni di benessere di 5 donne, vittime di violenza e residenti in una struttura protetta con i loro figli, attraverso un approccio multidimensionale centrato sul modello di “empowerment sociale e di comunità”. Conoscere così intensamente la vita di donne, alcune poco più che ragazze maggiorenni, che hanno conosciuto la violenza quasi sempre causata dal proprio partner, ci ha portati ad implementare tutte le azioni volte sia al sostegno delle vittime, ma in spirito salesiano, alla prevenzione che comportamenti simili non avvengano.

«In tutti questi anni» racconta il presidente Luigi Serra, «anche grazie alla realizzazione di diversi progetti sociali rivolti alle nuove generazioni e alle famiglie, abbiamo sperimentato come il miglior modo di catturare l’attenzione, specialmente nelle nuove generazioni, sia quello di offrire un messaggio vero e sincero. Foto ritoccate o parole accattivanti, inondano quotidianamente i social, oggi da considerare le nuove piazze di socialità. Abbiamo quindi chiesto alle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria “San Giovanni Bosco”, della quale facciamo parte, di collaborare con noi alla realizzazione di un manifesto, che diffuso sia nei social che in altre modalità, comunicasse in maniera semplice e “di famiglia”, secondo lo stile di don Bosco e Madre Mazzarello, un forte messaggio. Le donne non devono sentirsi sole, giudicate, con la paura di denunciare dopo un atto di violenza; allo stesso modo va rafforzata l’azione educativa di prevenzione nei giovani di comportamenti violenti, basati su presunte superiorità di genere. Educando i ragazzi e i giovani, indirettamente, riusciamo ad arrivare anche dentro le famiglie».

Leggendo alcun report, ha proseguito il presidente «ci siamo resi conto che i giovani, più di ogni altra cosa, oggi riconoscono autorevolezza a chi ci mette la propria faccia, testimoniando personalmente il proprio pensiero. Così è nata la scelta, senza artifizi fotografici, di chiedere ad un gruppo di giovani FMA, di vivere pienamente, “con la faccia” quel BASTA alla violenza sulle donne. Abbiamo voluto accompagnare l’immagine ad una frase, che racchiudesse simultaneamente quel senso di famiglia di ogni casa salesiana, quell’accoglienza materna propria di chi si dona all’altro totalmente e per tutta la vita, quella confidenza propria che esiste tra sorelle».

il manifesto della campagna
il manifesto della campagna

Suor Loredana Locci, consigliera della Pastorale dell’Ispettoria “San Giovanni Bosco”, che ha seguito tutto il progetto come referente delle FMA, racconta il perché di questo passo: «Siamo alcune suore, Figlie di Maria Ausiliatrice, dell’Ispettoria Romana “San Giovanni Bosco”, in comunione con il Vides Auxilium, abbiamo sentito il dovere di renderci apertamente solidali alle donne che subiscono ogni genere di violenza. Come suore salesiane, lavoriamo in modo particolare nell'ambito educativo, seguendo il sistema preventivo di don Bosco. Ogni giorno incontriamo numerose bambine e bambini, ragazze e ragazzi in diversi ambienti educativi: scuole, corsi di formazione professionale, oratori, centri diurni, case famiglia, centri giovanili. Il nostro operare ceca di aiutare i giovani nella maturazione di un'identità personale improntata a valori umani e cristiani, attraverso percorsi formativi e la cura di relazioni educative significative e umanizzanti. Nell specifico, cerchiamo, da un lato di rendere consapevoli le donne del loro valore, dignità e potenzialità, dall'altro di far crescere nei ragazzi una maggiore sensibilità, consapevolezza e rispetto. Accompagnare la crescita affettiva, crediamo sia fondamentale per poter prevenire la violenza e saperla contrastare anche attraverso la denuncia».

Dall’acronimo stesso del nome – VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione e Sviluppo) – e dalla sua identità salesiana, «è evidente» conclude il presidente Serra «che la riflessione riporta necessariamente a due grandi pilastri, indispensabili per la sensibilizzazione nei confronti di una drammatica realtà quale quella della violenza sulle donne e la parità di genere: l’educazione e lo sviluppo. Come Associazione Vides Auxilium, ci stiamo impegnando a sviluppare, in tutti i bambini, ragazzi, giovani e famiglie che incontriamo con le nostre molteplici attività, una cultura dell’altro, per conoscere ed educarsi alla diversità ed alla accoglienza.Tutto il nostro progetto, viene racchiuso da una frase di Papa Francesco, su cui abbiamo riflettuto e meditato: “Quanta violenza c’è nei confronti delle donne. BASTA! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità”».

 
 
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