Glasgow (Scozia)
Sorrisi, sguardi sorridenti e calorosi, tutti rigorosamente blindati dietro le mascherine e le mani che si sfioravano soltanto come pugni o tocchi di gomito, se si fa eccezione per una inaspettata e calorosa stretta di mano tra il premier Mario Draghi e il principe Carlo, seduti l’uno accanto all’altro.
Alla cerimonia d’inaugurazione della Cop 26, a Glasgow, si respirava un’aria di amici e famigliari ritrovati mentre i grandi del mondo, dal presidente americano Joe Biden all’ospite di casa Boris Johnson alla cancelliera uscente Angela Merkel al presidente francese Emmanuel Macron, prendevano posto nella zona blu dello “Scottish exhibition centre”. Ma le risate si sono presto ammutolite e un sentimento di catastrofe imminente ha catturato la platea mentre le note della cornamusa della ventiduenne Brìghde Chaimbeul riempivano l’auditorium.
In una grande via lattea si vedeva il nostro pianeta, che la voce del fisico Brian Cox ha descritto come “l’unico mai esistito abitato da esseri intelligenti, l’unico dove si dà significato a un universo senza significato”. “Questo è il vostro invito a guidare con la luce”, ha detto poi a premier e presidenti la poetessa Yrsa Daley-Ward, lanciando un appello ad essere veri leader. “Voi eredi della terra”, ha aggiunto. E il tema di una missione che non si può rimandare è continuato nei discorsi che hanno occupato il pomeriggio.
“Manca un minuto a mezzanotte sull’orologio della fine del mondo”, ha esordito il padrone di casa Boris Johnson. “La rabbia e l’impazienza del mondo saranno incontenibili, a meno che non rendiamo questa Cop 26 di Glasgow il momento in cui cominciamo a prendere le decisioni giuste”, ha detto il primo ministro britannico, “Due gradi in più per le temperature globali metteranno a rischio le provviste di cibo, tre provocheranno più incendi e cicloni mentre con quattro daremo l’addio a intere città come Miami, Shangai, Alexandra”.
Le parole del premier sono state, però, criticate duramente dalla portavoce di Greenpeace Rebecca Newsom. “Perchè il primo ministro dice una cosa ma sta agendo nella direzione opposta, aprendo la strada a nuove licenze per estrazioni di petrolio e gas metano quando gli scienziati ci dicono che cosi si rende impossibile raggiungere l’1,5 gradi nella temperatura globale? E I finanziamenti che ha annunciato non sono nuovi e neppure garantiti”.
A farle eco attivisti da parti vulnerabili del mondo che hanno lanciato appelli commoventi, raccontando di aver visto bambini camminare per chilometri per piangere quando hanno scoperto che I fiumi che avevano raggiunto erano rimasti senz’acqua e hanno chiesto ai leader, con voce piena di disperazione, di sentire la sofferenza di chi paga il prezzo più alto del riscaldamento globale senza averne alcuna responsabilità. “Se non raggiungiamo gli obiettivi previsti i Paesi dovrebbero ritornare con un piano per ridurre le emissioni di anidride carbonica ogni anno anziché ogni cinque”, ha detto il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, “basta trattare la natura come un gabinetto”.
A sottolineare come i soldi per salvare il pianeta ci siano e siano stati trovati, nel caso della pandemia, è stato il principe Carlo. “Il settore privato è pronto a fare la sua parte, come mi hanno confermato oltre trecento amministratori delegati di aziende”, ha detto l’erede al trono britannico. “Non c’è momento più importante di adesso. Trasformate la sconfitta in Speranza”, ha aggiunto David Attenborough. I giovani sono stati al centro del discorso del premier italiano Draghi che ha invitato gli altri leader a “spendere i trilioni che ci sono nel settore privato e a spenderli in fretta per salvare l’ambiente”.
Di “minaccia esistenziale all’intera umanità” ha parlato il presidente americano Joe Biden che, secondo il tabloid Daily Mail, si sarebbe addormentato durante i primi discorsi per risvegliarsi soltanto quando sul podio è salito Mario Draghi. A Glasgow per la Cop26 è arrivato anche il Primate anglicano Justin Welby che, in un’intervista alla Bbc, ha spiegato di essere venuto per “aiutare chi proviene dai Paesi poveri del Terzo mondo, dove si trovano la maggior parte dei cristiani, per fare azioni di lobby sui politici perchè salvino il pianeta e per pregare”.
L’inizio della “Cop26” ha visto una Glasgow piovosa, prigioniera di decine di proteste di ambientalisti che hanno riempito la città. Una era guidata dall’attivista Greta Thunberg che ha dichiarato che “i politici alla Cop26 fanno soltanto finta di prendere il nostro futuro seriamente”. I delegati da tutto il mondo hanno trovato treni in ritardo e spazzini in sciopero mentre l’organizzazione delle Nazioni Unite ha lasciato a desiderare, costringendo I partecipanti al summit ambientale a lunghe file per ritirare il badge e partecipare agli incontri.