Il corononavirus da ieri è emergenza sanitaria globale e da oggi emergenza nazionale. L’organizzazione mondiale della salute ha certificato che il livello di attenzione massima ha oltrepassato i confini cinesi. I 213 morti accertati finora sono tutti in Cina, dove le persone contagiate sono circa 10.000 e in tutte le regioni del Paese, compreso il TIbet. Ma il contagio si è esteso in altri Paesi compresa l’Italia. Due turisti cinesi colpiti dal virus sono ricoverati in isolamento all’ospedale Spallanzani di Roma (centro di alta specializzazione per la cura delle malattie infettive). Le loro condizioni sono giudicate "discrete", altri 12 cittadini cinesi sono ricoverati in osservazione.
Finora, fuori dalla Cina, coronavirus ha contagiato in Giappone (14 casi), Thailandia (14 casi), Singapore (13), Australia (9), Taiwan (9), Malesia (8), Corea del Sud (7), Francia (6), Stati Uniti (6), Germani (5), Vietnam (5), Emirati Arabi Uniti (4), Canada (3), Regno Unito (2), Italia (2). Un singolo caso di contagio è stato accertato anche in Cambogia, Finlandia, India, Nepal, Filippine e Sri Lanka. In Russia due cittadini cinesi sono stati posti in isolamento dopo essere risultati positivi per il virus.
Oggi il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato d'emergenza per sei mesi per contrastare il rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Non è la prima volta che in Italia viene decretato lo stato di emergenza sanitario, era già accaduto nel 2003 con l’epidemia SARS (la sindrome respiratoria acuta). Per gestire l’emergenza il Governo ha stanziato 5 milioni di euro. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l'Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del Consiglio dei ministri.
I voli aerei da e per la Cina sono stati sospesi. La Cina è ormai un Paese quasi del tutto isolato dal resto del mondo e molti stranieri sono stati o verranno evacuati nei prossimi giorni, Tra loro anche decine di italiani che si trovano nella città di Wuhan, dove è partita l’epidemia.
In varie parti d’Italia vengono segnalati casi sospetti all’attenzione delle autorità sanitarie, ma va detto che i sintomi dell’infezione da coronavirus sono simili a quelli dell’influenza."Non c'è motivo di panico e allarme sociale. Sono già state adottate misure rigorose di precauzione e continueremo a farlo con il massimo dispendio di energie per assicurare la protezione a tutti i cittadini”, dice il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.