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Cosa c'è da sapere sul ritorno di Rocco Schiavone

17/10/2018  Quattro nuovi episodi in onda su Rai 2 per il poliziotto dai modi spicci ma dal cuore d'oro nato dalla penna di Antonio Manzini e che in Tv ha il volto di Marco Giallini. Nel primo dovrà fare i conti con il suo passato più doloroso: la morte dell'adorata moglie Marina, interpretata da Isabella Ragonese

«Tutto il racconto parte dal 2007, l'anno in cui Marina, la sua adorata moglie, viene uccisa al suo posto da un bandito. E Rocco Schiavone finalmente svela come andarono i fatti. Quindi per la prima volta conosciamo un Rocco diverso, innamorato, e sì perchè Marina è ancora viva, e ci lasciamo trascinare nel racconto della tragedia che il poliziotto ha vissuto». È lo stesso scrittore Antonio Manzini, autore dei romanzi da cui è nata la serie sul vicequestore romano trapiantato ad Aosta cui presta il volto Marco Giallini, a sintetizzare il cuore della storia che si vedrà nella seconda stagione, quattro prime serate in onda dal 17 ottobre su Rai2, una sorta di spin off rispetto alla prima andata in onda due anni fa. Serie caratterizzata da una grande qualità e al tempo stesso da aspetti problematici per la visione, che d'altra parte sono gli stessi dei romanzi, in particolare il fatto che Schiavone fumi marijuana nel suo ufficio. Ai tempi della prima serie questo provocò le proteste di alcuni senatori e dei sindacati di polizia, ma la situazione si riproporrà an che stavolta. Interpellato in proposito, l'attore ha replicato: «Il personaggio è quello. Le polemiche non mi hanno irritato. Ognuno fa il suo lavoro. Giustificate dal punto di vista di chi le ha fatte». Per poi aggiungere ironico: «Ma se in una questura non fuma nessuno, io spengo la tv. Dai»

 

Il secondo capitolo, che vede questa volta alla regia Giulio Manfredonia, è tratto dai romanzi 7-7-2007 e Pulvis et Umbra e dal racconto Buon Natale Rocco di Manzini, editi in Italia da Sellerio. «La seconda serie - spiega il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta - parte dal racconto del passato che ritorna e non fa più sconti. Schiavone è un poliziotto scorretto, irrimediabilmente irregolare, incapace di rispettare le gerarchie e le regole. Ma è anche un personaggio che possiede un suo personalissimo, ma non per questo meno profondo, senso etico e morale».

Marco Giallini dà il peso della sua bravura, della sua umanità, della sua ironia, del suo volto e della sua fisicità. Ma Schiavone, viene chiesto nel corso della presentazione, somiglia a Giallini? «È vero, anche come carattere e linguaggio - risponde l'attore - ma io non mi faccio le canne. Amo le sue ombre, il suo modo di essere indecifrabile. Questa volta verrà interrogato dai suoi superiori e conosceremo il suo passato, sappiamo che fare i conti con passato il dolore è sempre una ferita che si può riaprire. In questa stagione c'è molta più Roma, conosciamo le radici di Rocco, il suo percorso: i telespettatori si avvicineranno a un aspetto della sua vita che avevano solo intuito. Ma poi rivedremo anche Aosta».

Anche in questa serie Schiavone sarà messo alla prova e chiamato a compiere difficili scelte etiche che filtrerà con il suo personale metro di giustizia. Quattro i casi: sarà alle prese con omicidi, suicidi, cadaveri non identificati e assassini che tornano dal passato per reclamare vendetta, un passato che Rocco credeva di avere sotterrato. Rocco «adotterà» l'inquilino del piano di sopra, Gabriele, un ragazzo di 15 anni lasciato spesso solo dalla madre, che farà compagnia a Schiavone soprattutto a tavola. Ed infine vedremo Rocco abbassare di un centimetro lo scudo posto sul suo cuore, ma tanto basterà per far passare l'ennesima pallottola.

Nel cast, Isabella Ragonese, Francesco Acquaroli, Duccio Camerini, Anna Ferzetti, Filippi Dini, Roberto Zibetti, Massimo Olcese, Tullio Sorrentino, Mirko Frezza, Roberto Zibetti, Roberto Ciufoli. Lorenza Indovina. .

 
 
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