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sabato 05 ottobre 2024
 
BOLOGNA
 

Dal Festival della Partecipazione l'appello per lo ius scholae

29/06/2022  In vista della discussione di oggi 29 giugno, alla Camera dei Deputati, della proposta di legge sullo ius scholae, che prevede l’acquisizione del diritto alla cittadinanza dopo aver terminato un percorso di studi in Italia, il Festival della Partecipazione, appena concluso a Bologna, lancia un appello: riformare la legge 91/92 sulla cittadinanza affinché da privilegio diventi diritto.

Si è chiusa ieri a Bologna la settima edizione del Festival della Partecipazione a cui hanno preso parte131 panelist, 60 associazioni e circa 850 partecipanti in presenza. Numeri che testimoniano l’importanza, a livello nazionale, della partecipazione come strumento indispensabile per la salute della democrazia e la libertà di cittadine e cittadini soprattutto in un momento in cui, da un lato la guerra e dall’altro la pandemia, tendono a restringere gli spazi democratici e ad aumentare i livelli di disuguaglianza sociale. 

Per questa edizione, il Festival della Partecipazione promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Legambiente, in collaborazione con Caritas e con la Fondazione per l’Innovazione urbana e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, ha scelto come titolo “Re-Agire. Nuove energie per la partecipazione, oltre gli shock della pandemia e della guerra”: un invito a cui hanno risposto cittadini e cittadine attraverso reti dialoganti e di cooperazione.  

L’edizione appena conclusasi ha visto un focus su tre temi portanti, ovvero Salute Globale, Giustizia Sociale, Giustizia Ambientale e Climatica: ognuno di questi macro-argomenti è stato sviluppato e approfondito durante i 21 eventi in programma. 

Protagonisti del Festival sono stati soprattutto i giovani e le giovani che vogliono essere al centro nella costruzione del proprio futuro.

In vista della discussione di oggi 29 giugno alla Camera dei Deputati della proposta di legge sullo ius scholae che prevede l’acquisizione del diritto alla cittadinanza dopo aver terminato un percorso di studi in Italiail Festival della Partecipazione appena concluso a Bologna, lancia un appello: riformare la legge 91/92 sulla cittadinanza affinché da privilegio diventi diritto.

E, sulla base delle iniziative promosse dal Comune di Bologna che ha proposto l’inserimento dello ius soli nello statuto comunale e la cittadinanza onoraria ai minori iscritti nell'anagrafe comunale, il Festival della Partecipazione lancia un invito alle associazioni a mobilitare società civile ed enti locali per costruire e diffondere azioni simili di pressione per la riforma della legge sulla cittadinanza a partire da iniziative amministrative che facilitino l'iter di accesso alla cittadinanza. 

Questo uno degli elementi cardine di discussione emersi dalla settima edizione del Festival della Partecipazione che si è chiuso ieri a Bologna e a cui hanno preso parte 131 relatori e 60 associazioni. Numeri che testimoniano l’importanza, a livello nazionale, della partecipazione come strumento indispensabile per la salute della democrazia e la libertà di cittadine e cittadini, soprattutto in un momento in cui, da un lato la guerra e dall’altro la pandemia, tendono a restringere gli spazi democratici e ad aumentare i livelli di disuguaglianza sociale.

Durante la tre giorni di Festival numerose sono state le occasioni di dibattito e approfondimento, per porre all’attenzione del Paese le criticità dello status quo e per mostrare le alternative possibili e concrete, a partire dal tema della cittadinanza e dall’urgenza di estenderla oltre lo ius sanguinis, riformando finalmente la legge sulla cittadinanza italiana.

 
 
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