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sabato 14 settembre 2024
 
stati generali della natalità
 

De Palo: «Inaccettabile non aver permesso alla Ministra Roccella di parlare»

09/05/2024  È netta la reazione di Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità, dal palco degli Stati Generali in corso il 9 e il 10 maggio a Roma. La ministra per la famiglia Eugenia Roccella, appena presa la parola, è stata contestata da un gruppo di studenti che ha alzato cartelli con la scritta "Decido io"

«Non è accettabile che un piccolo gruppo di contestatori abbia impedito alla ministra Eugenia Roccella di parlare». È sconcertato Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, per ciò che è accaduto durante gli Stati generali che si sono aperti oggi 9 maggio a Roma e domani aspettano l'intervento del Papa. «Gli Stati Generali per la Natalità sono un luogo che pone al centro la famiglia, che non ha colori politici e che permette a tutti di dire la propria. Concetti per noi fondamentali, tanto che abbiamo eccezionalmente deciso di stravolgere il programma e far parlare una rappresentante dei contestatori. Non è possibile però che, nonostante questo, non ci sia stato da parte loro il rispetto, istituzionale e personale, di far parlare la Ministra. Sono assolutamente solidale con lei: le ho chiesto di rimanere e rispondere ma lei, comprensibilmente scossa, ha deciso di andar via».

Si è aperta oggi a Roma all’auditorium della Conciliazione la IV edizione degli Stati generali della Natalità, una due giorni che vedrà domani - venerdì 10 maggio - l’intervento di papa Francesco. Iniziata subito, prima dell'increscioso episodio, con una proposta di De Palo: «Creare un’Agenzia per la Natalità, una struttura che concretamente possa affrontare questo tema, una struttura snella composta dalle forze migliori del paese. L’obiettivo è quello che questa agenzia per i primi sei mesi possa ragionare e fare proposte, non a parole ma in maniera seria ed efficace per far ripartire le nascite in Italia».

De Palo ha proseguito volgendo lo sguardo alle buone pratiche che arrivano dall’estero: «Una struttura governativa come ha fatto il Giappone, dotandola di strumenti e fondi necessari per attivare concretamente le politiche che un tema come questo necessita. Un’agenzia che provi a cambiare la storia, che provi a smuovere la classifica, che provi a dare un segnale di vitalità in una situazione che ormai sembra compromessa».

Un’agenzia con caratteristiche specifiche: «Un’agenzia neutra che metta al centro politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche. Che crei un dialogo tra tutti i ministeri, in primis quelli dell’Economia, della Famiglia e del Lavoro, indispensabili per immaginare quei provvedimenti che il paese necessita. Che faccia da regia sulle tante cose che vengono fatte in modo irrazionale e caotico nel Paese su queste tematiche».

Una proposta che necessita di una risposta urgente: «Chiediamo che questa struttura venga istituita quanto prima e noi come Fondazione per la Natalità siamo a totale disposizione per attivare e sostenere questo progetto. Nelle prossime settimane ci attiveremo con i canali istituzionali per lavorare su questa proposta, che ci auguriamo possa essere discussa in consiglio dei ministri entro la fine del 2024. Non possiamo attendere e aspettare i prossimi dati Istat che ci riporteranno dati drammatici sulla situazione. Questa Agenzia potrà essere il primo passo per trovare una soluzione e per dare realmente una risposta al Paese».

 
 
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