In Brasile c’è «la Settimana per imparare a pregare con la Bibbia, promossa dalla Comunità Canção Nova. Sempre in Brasile, verranno distribuiti gratuitamente 150mila sussidi biblici. In Argentina, in settembre, sarà organizzato il mese della Bibbia. In Colombia la Parola di Dio viene proposta ai bambini con il gioco delle marionette, facendo sorridere e riflettere. In Venezuela, nonostante la crisi, è stato creato un diplomado per curare l’animazione biblica di tutta la pastorale. Negli Stati Uniti viene celebrata in novembre la giornata internazionale della Bibbia; l’American Bible Society, da parte sua, propone la diffusione della Bibbia, con una particolare attenzione verso le aree di povertà, rendendola accessibile nelle diverse lingue e nei diversi formati. In ambito giovanile è interessante l’iniziativa annunciata nella celebrazione Year of the Bible e che vede protagonisti i giovani: Together Generation, a Washington in giugno, sarà un intreccio di musica, testimonianze e letture. Nelle Filippine, il Ministro degli Interni ha indetto la settimana tra il 20 e il 26 gennaio come settimana nazionale della Bibbia, esortando quanti sono nella possibilità di farlo, a estendere la settimana all’intero mese. Sempre nelle Filippine da dieci anni l’iniziativa del National Bible Quiz riesce a coinvolgere tutta la nazione, sotto il segno di una competizione biblica che vede coinvolte tutte le scuole cattoliche del Paese. L’Alleanza Evangelica Mondiale ha proclamato l’AD 2020 Anno mondiale della Bibbia che invita i cristiani e le chiese evangeliche di tutto il mondo a promuovere per tutto il 2020 la lettura della Bibbia. In Spagna è nata una rivista, Biblia viva, per l’animazione biblica della pastorale. In Italia viene organizzato il Festival Biblico italiano, ora alla sedicesima edizione, che coinvolge sette diocesi e vuole portare la Parola nel mondo della cultura».
Monsignor Rino Fisichella passa in rassegna alcune delle iniziative più significative per la diffusione della Bibbia. Nella conferenza stampa di presentazione della Giornata della Parola, che si celebrerà per la prima volta il 26 gennaio di quest’anno così come stabilito da papa Francesco nella sua Lettera Aperuit illis, il presidente del Pontificio consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione spiega che, con questa iniziativa il Pontefice ha voluto «rispondere a tante richieste che […] sono giunte da parte del popolo di Dio». Si tratta quindi di una «iniziativa pastorale di Nuova Evangelizzazione, con lo scopo di ravvivare la responsabilità che i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione, capace di dare senso alla vita della Chiesa nelle diverse condizioni in cui si viene a trovare».
Una domenica che ha anche un grande valore ecumenico perché «papa Francesco ha stabilito che si celebri sempre nella III Domenica del Tempo Ordinario dell’Anno liturgico che, come si può vedere, cade in prossimità della Giornata di dialogo tra Ebrei e cattolici e della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Non è, ovviamente, una mera coincidenza temporale, ma una scelta che intende segnare un ulteriore passo nel dialogo ecumenico, ponendo la Parola di Dio nel cuore stesso dell’impegno che i cristiani sono chiamati a realizzare quotidianamente».
Il logo, che rappresenta la scena del cammino dei discepoli al villaggio di Emmaus è una «icona opera di suor Marie-Paul Farran, religiosa egiziana che ha speso tutta la sua vita nel monastero benedettino Notre-Dame du Calvaire a Gerusalemme morta lo scorso maggio, e realizzata graficamente da Giordano Redaelli per le Edizioni San Paolo». Monsignor Fisichella spiega che nell’immagine si possono «notare, anzitutto, i personaggi. Insieme al Cristo che tiene tra le mani il “rotolo del Libro”, cioè la Sacra Scrittura che trova compimento nella sua persona, vi sono i due discepoli: Cleopa, come viene esplicitamente scritto da Luca, e, secondo alcuni esegeti, la moglie. Cleopa tiene in mano il bastone, segno del pellegrinaggio; mentre la moglie sembra toccare Cristo. Ambedue i volti dei discepoli sono rivolti al Signore; le loro mani indicano, rispettivamente, quella sinistra della donna Cristo stesso, per affermare che lui è il compimento delle promesse antiche e la Parola viva che deve essere annunciata al mondo; quella sinistra di Cleopa, indica invece il cammino che i discepoli sono tenuti a compiere per portare a tutti la bella notizia del Vangelo.
Accanto al discepolo si nota la stella, segno dell’evangelizzazione che guida i loro passi e li indirizza verso il futuro come una luce permanente. È da osservare, ancora, la dinamica del movimento: i piedi sono espressione del loro essere in cammino e spediti verso i luoghi dove devono portare l’annuncio di Cristo risorto. Tutta la scena del Logo, insomma, non fa altro che ricordare il cuore stesso della Domenica della Parola di Dio: l’annuncio di Cristo Risorto non può trovare i discepoli stanchi né oziosi ma dinamici nel ritrovare sempre linguaggi nuovi per permettere che la Sacra Scrittura sia regola viva della vita della Chiesa».
Il presidente del Pontificio consiglio ha poi spiegato anche, nel dettaglio, come si svolgerà la Giornata: alle dieci «papa Francesco presiederà la Santa Eucaristia nella Basilica di San Pietro. I biglietti gratuiti per la partecipazione potranno essere ritirati presso la sede del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione in Via della Conciliazione 5, venerdì 24 e sabato 25 gennaio dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 17:30; domenica 26 gennaio, invece, dalle ore 7:00 alle ore 9:00. Sull’altare papale verrà collocata per l’occasione la statua di Nostra Signora di Knock, Patrona dell’Irlanda, che giungerà appositamente dal Santuario accompagnata da una folta rappresentanza di fedeli».
L’apparizione della Vergine a Knock, che risale al 1879, è, dice ancora monsignor Fisichella, «particolarmente suggestiva: la Vergine è accompagnata da San Giuseppe e dall’evangelista Giovanni che indicano l’altare su cui regna l’Agnello vittorioso, come nella visione dell’Apocalisse. La Vergine Maria in questa apparizione non parla; rimane in silenzio, quasi a indicare l’atteggiamento fondamentale davanti al mistero; e, tuttavia, tutta l’apparizione “parla”, perché in Giovanni indica il Vangelo che siamo tenuti a fare nostro e il cammino che ci aspetta in vista dei tempi ultimi».
Ancora, all’inizio della Messa, verrà intronizzato il Lezionario usato in tutte le sessioni del Concilio Vaticano II. Infine, «a conclusione della celebrazione eucaristica, Papa Francesco compirà un gesto simbolico: consegnerà la Bibbia a 40 persone in rappresentanza di tante espressioni della nostra vita quotidiana: dal vescovo allo straniero; dal sacerdote alle catechiste; dalle persone consacrate al poliziotto e alla guardia svizzera; dagli Ambasciatori dei vari continenti ai docenti universitari e maestri di scuola primaria e secondaria; dal povero al giornalista; dal Gendarme al detenuto che sta scontando l’ergastolo in stato di semilibertà; da alcune famiglie a Nicolò Zaniolo in rappresentanza degli sportivi; la riceveranno anche un rappresentante delle Chiese Ortodosse e delle Comunità Evangeliche».
Non solo, all’uscita dalla Basilica, a tutti quelli che avranno partecipato, sarà consegnata l’edizione speciale della Sacra Scrittura, pubblicata, spiega monsignor Fisichella, «per l’occasione e offerta per la generosità della San Paolo a cui va la profonda gratitudine. Per prepararsi a celebrare questa Domenica della Parola di Dio, è stato preparato anche un Sussidio pastorale in italiano, già tradotto in francese, spagnolo, portoghese e polacco e in inglese, disponibile solo online, che i Parroci e gli operatori pastorali potranno utilizzare per trovare idee e strumenti idonei per l’animazione di questa giornata».
Nel pomeriggio, poi, a Piazza Navona, nella chiesa di Sant’Agnese, «dalle 16 alle 19 tante personalità in rappresentanza di varie categorie, si alterneranno per la lettura continuata del Vangelo di Matteo», quello che viene proposto alla meditazione di quest’anno. Anche qui il presidente del Pontificio consiglio ringrazia la «San Paolo per questa edizione speciale del Vangelo di Matteo che sarà distribuito ai presenti».
La speranza è che tutte questa domenica, conclude monsignor Fisichella, «come dice papa Francesco, “possa far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture”. Una domenica, quindi, attraverso cui riscoprire chi siamo e quale responsabilità abbiamo nella Chiesa e nel mondo di oggi».