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venerdì 08 novembre 2024
 
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Don Burgio: "I ragazzi cattivi non esistono"

05/08/2022  Domenica mattina a "Sulla via di Damasco" su Rai 3 sarà ospite don Claudio Burgio, fondatore della comunità Kairos di Milano, che accoglie giovani in difficoltà o con problemi con la legge

Una certa opinione li bolla con paura e disprezzo, considerandoli scarti; per lui i "ragazzi cattivi non esistono". E’ quello che pensa don Claudio Burgio, presidente e fondatore della Comunità Kayròs a Millano, protagonista della prossima puntata di Sulla Via di Damasco, in onda su Rai Tre, domenica 07  Agosto, alle ore 8.30. Bulli, ragazzi a rischio, violenti, sono “gli angeli” di don Claudio, sacerdote che ha scelto di vivere il Vangelo dalla prospettiva di una cella e di una Comunità dove si vive e si insegna ad amare sé stessi e ad avere cura dell'altro. Eva Crosetta dialoga con il prete della periferia milanese, che non ama definirsi eroe, per conoscere come la sua vita, di pastore e di uomo, abbia intrecciato quella dei suoi "ragazzi cattivi". Don Burgio è fondatore e presidente dell’associazione Kayrós  che dal 2000  gestisce comunità di accoglienza per minori e servizi educativi per adolescenti, don Claudio, dopo dieci anni di parrocchia, coinvolto nella pastorale giovanile degli oratori, diventa collaboratore di don Gino Rigoldi come cappellano dell’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano.Accanto all’attività pedagogica che lo vede impegnato quotidianamente con i ragazzi delle comunità, numerosi sono i suoi interventi in dibattiti ed incontri pubblici su temi sociali di attualità, su spiritualità, educazione, famiglia, tossicodipendenza, emarginazione giovanile.
In questa puntata raccontare la straordinaria avventura dell’educare nel segno della Misericordia, avventura che mette al centro la persona, che non nega la punizione, ma non la confonde con la redenzione; che bandisce il giudizio ed alza i livelli di umanità. All'interno del programma di Vito Sidoti, le storie toccanti Kledian Davide e Amin, tre ragazzi "difficili" per un buon motivo, cresciuti senza maestri di vita: grazie a Kayròs hanno recuperato la dignità e sono tornati a vivere. "Lo sbaglio non ti inchioda per sempre alla tua identità negativa - ha detto don Claudio -, ma può diventare l'occasione per ripensarti e ritrovare una vita diversa."

 
 
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