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lunedì 19 maggio 2025
 
NAPOLI
 

«Premia la nostra mamma che aiuta gli ammalati»: e Mattarella risponde

23/07/2020  Francesca e Giovanni Di Palma, due gemelli di 10 anni, hanno scritto al Presidente della Repubblica chiedendo un premio per Fiorentina, la loro mamma, assunta presso gli Ospedali riuniti della costiera Sorrentina, che durante i difficili giorni del lockdown si è spesa senza sosta contro il coronavirus. E il Capo dello Stato ha preso carta e penna....

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

“Il premio più grande è quello che ogni giorno le date con il vostro affetto”. È la medaglia più preziosa che può ricevere una madre. Ad appuntarla virtualmente sul petto di Fiorentina Vanacore, la mamma di due gemelli di 10 anni, è stato il Presidente Mattarella (nella foto sopra: a sinistra la lettera dei bambini indirizzata al Capo dello Stato e a destra la risposta del Presidente). Francesca e Giovanni Di Palma desideravano questo regalo di compleanno per la loro mamma. Una medaglia per la mamma che durante il Coronavirus è stata “coraggiosa - dice la piccola Francesca - lei lavora in ospedale, ha visto cose molto brutte ma sappiamo che quando ha potuto ha portato un po’ di allegria ai malati a cui portava da mangiare fermandosi a parlare con loro e sorridendo. Perché la nostra mamma sa sorridere molto bene”. E così in tempi di Coronavirus, mentre in televisione il telegiornale passa una messaggio in cui Mattarella sottolinea la gravità della situazione e ringrazia chi con spirito di abnegazione non ha fatto mancare il proprio contributo al Paese, Francesca e Giovanni si guardano e con la complicità che solo i gemelli sanno avere prendono subito carta e penna e cominciano a buttar giù delle parole. 

“Caro Presidente”, inizia così, con parole di affetto la lettera che i due gemelli di Vico Equense, in provincia di Napoli, hanno indirizzato al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Scrivono e disegnano, poi Giovanni cerca su suo tablet l’indirizzo a cui spedire la lettera “ma ci ha aiutato anche la postina - racconta il bambino che da grande sogna di fare il carabiniere - il nostro presidente mi piace molto, io voglio dire che è fichissimo”. Un termine che poco si addice alla più alta carica dello Stato ma che tutto sommato avrà fatto sorridere il presidente Mattarella che, forse, si sarà commosso per essere riuscito a trasmettere i valori ed i sentimenti legati alla Patria ad un bambino di 10 anni. 

Il "ritratto" del Presidente fatto dai bambini
Il "ritratto" del Presidente fatto dai bambini

Francesca e Giovanni a settembre frequenteranno la quinta elementare dell’Istituto comprensivo Costiero del piccolo comune della penisola sorrentina. Due pagine di quaderno scritte a penna con la dolcezza e i piccoli errori che solo l'animo buono dei bambini può raccontare, in cui chiedono che alla mamma Fiorentina venga concesso un “premio”. Sì, perché per Francesca e Giovanni Fiorentina non è solo la loro mamma, il bene più prezioso, ma è soprattutto un'eroina. Un modello. Fiorentina lavora per gli ospedali riuniti della costiera Sorrentina, (quello di Vico Equense e quello di Sorrento) e durante i difficili giorni del lockdown Fiorentina ha dedicato pasti caldi e sorrisi a chi combatteva in prima linea senza sosta il virus mortale che ha gettato una cappa di angoscia e morte sull'Italia intera. Loro, a casa, hanno atteso che la mamma tornasse dalla suo “missione” quotidiana. Hanno talvolta rinunciato ai suoi abbracci in rispetto di quel rigido protocollo anticontagio che ci ha privati del contatto ma mai dell'amore. Lo stesso sentimento che ha mosso la penna sul foglio trasformando le parole di Francesca e Giovanni in una tenera richiesta al Presidente della Repubblica. Accade così che il Capo dello Stato decida di rispondere ai due gemelli napoletani, con una lettera altrettanto carica di affetto e tenerezza. E quindi “Il premio più grande per la vostra mamma sarà sempre l'amore che le donerete” ha scritto Mattarella “non vi è medaglia di valore maggiore per la donna dell'amore che i loro figli sanno trasmettere ogni giorno”. 

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