Fin dal 1969, la riforma liturgica, ripristinando la più antica tradizione, dà la possibilità di ricevere la Comunione sulla mano. Pertanto, contrariamente alla prassi invalsa a partire dal IX secolo, anche un fedele laico può oggi toccare il pane consacrato. Se un’ostia cade inavvertitamente a terra, anche il fedele laico può raccoglierla se non la raccoglie prima il sacerdote. Se c’è un problema riguarda piuttosto cosa fare con quell’ostia: distribuirla ancora o metterla da parte? Dipende dalle circostanze. Se, per comprensibili ragioni igieniche, non sembrasse opportuno consumarla né da parte del sacerdote né da parte del fedele, si potrà metterla da parte e poi deporla a consumare in modo naturale nel “sacrario”, luogo dove si custodiscono anche gli oli santi che ogni anno si cambiano.