“E’ stato un piacere sentirlo ieri al telefono, tranquillo, sereno, mentre mi parlava con la sua voce squillante”. Porta buone notizie Cecilia Strada, presidente di Emergency, mentre ci parla di Fabrizio, il medico siciliano cinquantenne infettato in Sierra Leone con il virus di Ebola. Fabrizio è ricoverato in un reparto di massimo isolamento dell’Ospedale Spallanzani di Roma. Fabrizio è in buone mani, infatti lo Spallanzani è un centro di eccellenza, a livello internazionale, per la cura delle malattie infettive, comprese le più rare e letali. I medici lo stanno curando con un farmaco sperimentale e le sue condizioni sono stabili.
Fabrizio è stato il primo a rendersi conto che qualcosa non andava.
Quando ha avvertito i primi malesseri e la febbre, ha subito avvisato
gli altri medici e si è avviata la procedura per il suo rimpatrio. “E’
un professionista serio, che tiene molto alla salute sua, dei colleghi e
dei pazienti”, aggiunge Cecilia Strada.
Fabrizio, nato a Catania nel 1964, è sposato (la moglie è infermiera) e
ha due figlie di 19 e 17 anni. Dopo la laurea in medicina con 110 e
lode, ha conseguito le specializzazioni in Malattie infettive e
Gastroenterologia, è stato ufficiale medico in Marina.
Il suo incarico
attuale è all’Ospedale Umberto I di Enna.
I colleghi e gli amici lo descrivono tosto, determinato, appassionato
del suo lavoro. Fabrizio ha sempre desiderato partecipare a qualche
missione medica all’estero. Con Emergency era già stato per qualche
tempo in Iraq e, dall’ottobre scorso, si trovava in Sierra Leone, in
prima linea su una emergenza sanitaria tra le più drammatiche degli
ultimi anni.