Uno scherzo? Niente affatto. "E' qualcosa che è passato per la testa di papa Francesco". Così il quotidiano spagnolo El País comincia il suo articolo - firmato da Juan Arias, giornalista e scrittore con un passato da sacerdote, corrispondente da Roma per 18 anni e oggi residente in Brasile - intitolato "Una donna cardinale?". Una domanda forte, spiazzante, dirompente, che apre una serie di scenari ancora più dirompenti. "Questo Papa, che non sembra un Papa", scrive Arias, che si occupa soprattutto di temi religiosi, "è arrivato a Roma dalla periferia della Chiesa con un programma molto concreto: cambiare non soltanto l'apparato arrugginito della macchina ecclesiale, ma anche far rinascere il cristianesimo delle origini".
Secondo il principale quotidiano di Madrid, insomma, il Pontefice starebbe pensando seriamente a una riforma della Chiesa che comporti il cardinalato aperto alle donne. Prova ne sarebbe la recente intervista rilasciata a Civiltà cattolica, nella quale papa Bergoglio dichiara che "la Chiesa non può stare lei stessa senza la donna". Un'utopia? No: perché, ricorda il giornalista, "secondo il diritto canonico, oggi ci possono essere cardinali che non siano sacerdoti, basta che siano diaconi".
Oggi, nessuna donna può essere diacono. Ma 800 anni fa, e soprattutto nelle prime comunità cristiane, sì. Dunque, "non si tratta di un dogma. La donna potrebbe essere ammessa al diaconato domani stesso". A supporto di questa teoria, El País cita un'esperta, Phyllis Zagano, della Loyola University di Chicago (ateneo gesuita): il diaconato femminile è un tema molto presente e attuale, lei stessa aveva avuto modo di parlarne con l'allora cardinale Joseph Ratzinger (prima che fosse eletto Papa) il quale aveva commentato che si trattava di "qualcosa allo studio".
Oggi, le donne possono diventare diacono già nella Chiesa apostolica armena e in quella greco-ortodossa. Una volta giunta al diaconato, nella Chiesa cattolica, una donna potrebbe diventare cardinale. D'altro canto, ricorda ancora Arias, il cardinalato non presuppone necessariamente la consacrazione presbiteriale o episocopale: nella storia della Chiesa ci sono stati almeno due casi di laici nominati cardinali, nel 1618 e nel 1858.
Con papa Francesco, commenta Arias, "i pilastri della Chiesa cominciano a muoversi. E molti cominciano a tremare. Di paura. Dentro, non fuori della Chiesa". Perché fuori, nel mondo, la rivoluzione di Francesco, fatta di gesti semplici e concreti, sta facendo presa sulla gente. Anche su quelli che non credono, che sono lontani dalla Chiesa, dalla fede. Come quella lettrice di El País che ha scritto al giornale: "Con questo Papa mi sta quasi venendo il desiderio di diventare cattolica".