L'amore scandaloso di Dio, Edizioni San Paolo
In chiusura del Giubileo della Misericordia una nuova occasione per riflettere su questo grande tema della cristianità ce lo offre il priore di Bose, Enzo Bianchi, che torna in televisione con il programma Lo scandalo della misericordia, quattro puntate su Tv2000 (in onda la domenica alle 19.15 a partire dal 30 ottobre), in cui dialoga con la giornalista Monica Mondo. «Tutto è iniziato dal libro L’amore scandaloso di Dio, edito da San Paolo e uscito la scorsa primavera», ci racconta Monica Mondo. «Dopo averlo letto ho capito che Enzo Bianchi era la persona giusta per ridare sostanza al concetto di Misericordia, di cui si è fatto un gran parlare con il rischio di trasformare le parole in vuoti slogan. Ho pensato di cercare dei luoghi scandalosi, di miseria e disperazione, e realizzare dei documentari che vadano dritti al cuore. Nello studio televisivo vengono proiettati questi documentari e noi, io e Bianchi, vi assistiamo in una sala buia come se fossero film, intervenendo con lunghi commenti. Le parole di Enzo Bianchi sono dense di sapienza ma insieme molto schiette».
La giornalista Monica Mondo.
Ogni puntata è dedicata a un luogo che a sua volta è collegato a una
sfumatura della misericordia. Nella prima puntata si affronta il tema
della Gratuità. «Siamo andati nel carcere minorile di Airola,
Benevento», spiega Monca Mondo, «i ragazzi sono tutti dei piccoli boss,
orgogliosi di aver compiuto il male, non hanno nessuna intenzione di
pentirsi e una volta fuori continueranno a delinquere. La domanda è: la
misericordia è gratis o richiede prima il pentimento?».
Per parlare di Riconciliazione le telecamere hanno filmato la
vita quotidiana al Centro profughi di Castelnuovo di Porto, vicino Roma,
gestito dalla Caritas. «Ci sono persone che hanno perso tutto e la
domanda in questo caso è: voi che siete stati così feriti siete ancora
capaci di misericordia?«
Terza puntata all’Ospizio della Caritas della Stazione Termini per parlare di Mancanza: qui le persone non hanno più nemmeno gli affetti, che speranza ci può essere per loro? Infine, per riflettere sull’idea di Guadagno,
le telecamere hanno raggiunto i ragazzi bene della movida romana, dove
ci sono i privilegiati, quelli che hanno avuto tutto dalla vita
«Abbiamo posto domande profonde: che cosa serve per essere felici?»
conclude Monica Mondo. «Malgrado le risposte siano in apparenza sciocche
e superficiali mi ha colpito il commento tutt’altro che moralista di
Enzo Bianchi, che è riuscito a estrapolare dalle loro parole il bene per
l’infinito».