(Nella foto, la "puxada de rede", tradizione folcloristica brasiliana che rappresenta in forma di musica e ballo la festa delle donne che accolgono i pescatori di ritorno dal mare: uno degli eventi in programma a "Figino multiculturale")
Milano riparte dalle sue periferie, dalla vaste aree di un hinterland spesso marginale, distante rispetto alla città non solo da un punto di vista urbanistico, eppure carico di fermento e di vitalità sociale e culturale, dinamico e in continua evoluzione. Un progetto di housing sociale nella periferia ovest di Milano, Borgo sostenibile, nel quartiere di Figino, per due giorni diventa teatro di un festival che riunisce milanesi e comunità etniche locali. Sabato 22 e domenica 23 giugno "Figino multiculturale", alla sua prima edizione, propone un viaggio tra sapori, colori, profumi, musica, arte, folclore di vari Paesi del mondo, dal Giappone al Brasile passando per l'Africa, con un programma di eventi culturali e culinari per adulti e bambini, dalla cena multietnica ai laboratori di cucina alle esibizioni di balli e arti marziali, nel segno della convivialità, dell'integrazione, della sostenibilità.
La rassegna, patrocinata dal Comune di Milano, è promossa dal centro di produzione artistica mare culturale urbano, che propone nella zona ovest di Milano un nuovo modello di sviluppo territoriale delle periferie, dalla società cooperativa sociale Onlus Arimo, co-promotore del progetto "Prendi pArte a Comunità dinamiche" (laboratorio di reinserimento per giovani inoccupati e progetto vincitore del bando "Prendi pArte! Agire e pensare creativo ideato dalla Direzione generale Arte e architettura contemporanee e Periferie urbane del ministero per i Beni e le attività culturali), con la collaborazione di Figino Lab, associazione di promozione sociale fondata da abitanti del Borgo sostenibile per proporre attività condivise e uno stile di abitare socialmente utile e partecipativo.
L'idea del festival nasce con l'obiettivo di animare e valorizzare una periferia urbana storica, un borgo dall'anima tradizionalmente rurale, fondato più di mille anni fa (precisamente nel 1017), puntando sulle sue straordinarie risorse, a partire dai giovani e dalle numerose comunità immigrate che lo abitano, in armonia con la popolazione locale. E il fulcro della rinascita sociale e culturale di Figino è il Borgo sostenibile, un progetto residenziale - composto da 323 unità abitative - nato nel 2015, pensato per rispondere ai criteri di sostenibilità ambientale e per promuovere uno stile di abitare, e di vivere, sul modello dei borghi tradizionali di campagna, costruiti sul forte senso comunitario, sullo spirito di partecipazione e di condivisione, sullo stare insieme, sviluppando forme di scambio e di aiuto reciproco fra gli abitanti.
Gli edifici residenziali - proposti in locazione a canone moderato e convenzionato, con progetto di futura vendita - si dispongono lungo un percorso pedonale che unisce la piazza e il parco pubblico. Il complesso prevede alcuni spazi comuni a disposizione degli abitanti per organizzare attività, feste, incontri, eventi che stimolino la conoscenza tra vicini, i rapporti sociali, la collaborazione e condivisione nella quotidianità. Fondamentale è la presenza della figura del Gestore sociale, che monitora la comunità residenziale promuovendone la coesione interna.
All'interno del Borgo sostenibile di Figino, fra l'altro, è attiva dal 2015 l'Associazione Famiglie sindrome di Williams (una malattia genetica rara caratterizzata da disturbi dello sviluppo), che promuove qui un progetto di residenzialità guidata per ragazzi che desiderano cimentarsi in un distacco graduale dalla famiglia di origine e acquisire pian piano autonomia.
Ora, per la prima volta, il Borgo sostenibile di Figino si apre ad accogliere il resto della città in una rassegna culturale (in via Giovanni Battista Rosario 14, a pattire dal pomeriggio fino alla sera tardi). Fra gli eventi in programma il sabato, un laboratorio di gioielleria africana (alle 17), dimostrazioni di danze berbere, orientali, zigane (sempre alle 17), la cena condivisa multietnica (alle 19,30), lo spettacolo "Capoeira lotta di resilienza" (alle 21,15) e a seguire il dj set di forró (alle 22).
Fra le iniziative di domenica, il mercatino "Baratto e non solo baratto" (dalle 16), dimostrazioni di arti marziali orientali (alle 17), un tour di degustazioni di sapori dal mondo (dalle 18,30), un aperitivo in lingua hindi, inglese e spagnola. E dalle 19,30 la diretta radio della finale del concorso "Il mio viaggio in un souvenir" - otto storie di viaggi non convenzionali vissuti e raccontati da ragazzi della periferia - curata da Share radio, webradio metropolitana di Milano.