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domenica 15 settembre 2024
 
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Francesco: ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi

06/09/2015  "Ognuno accolga una famiglia di profughi, faccia un gesto concreto in preparazione dell'Anno santo", ha detto il Papa all'Angelus. Anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi.

Papa Francesco ha lanciato oggi durante l'Angelus un forte appello a tutte le comunità cristiane, alle parrocchie, ai santuari di tutta Europa, affinché aprano i cuori e le porte ai migranti.  "Ognuno accolga una famiglia di profughi, un gesto concreto in preparazione dell'Anno santo". Il Papa ha invitato invitato calorosamente i vescovi a "sostenere questo mio appello".

Il Vaticano dà l'esempio: "Anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi", rispondendo al suo appello rivolto a ogni comunità d'Europa, "incominciando dalla mia diocesi di Roma".

Ecco il testo del Papa.

Cari fratelli e sorelle,

la Misericordia di Dio viene riconosciuta attraverso le nostre opere, come ci ha testimoniato la vita della beata Madre Teresa di Calcutta, di cui ieri abbiamo ricordato l’anniversario della morte.

Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama, ci chiede di essere “prossimi”, dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: “Coraggio, pazienza!...”. La speranza cristiana è combattiva, con la tenacia di chi va verso una meta sicura.

Pertanto, in prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi. Un gesto concreto in preparazione all’Anno Santo della Misericordia.

Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma.

Mi rivolgo ai miei fratelli Vescovi d’Europa, veri pastori, perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che Misericordia è il secondo nome dell’Amore: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40).

Anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi.

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