Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 08 febbraio 2025
 
Radio RTL 102.5
 

Giletti ritorna dalla Guerra e lo racconta a RTL 102.5: "Ho visto ragazzi morti portati via dalle macerie"

25/03/2022  "Ho visto città distrutte, ragazzi morti che venivano portati via dalle macerie": il racconto di Giletti in radiovisione su RTL 102.5 al ritorno dalla guerra

Giletti è stato in Ucraina. La scorsa settimana, il giornalista ha realizzato una puntata speciale di "Non è l'arena" dai luoghi dell'orrore, in mezzo alle macerie e ai corpi senza vita di migliaia di innocenti. Stamattina, in radiovisione su RTL 102.5, ha raccontato la sua esperienza e le paure che ha vissuto in quei momenti.

“Diffido sempre di chi dice che non ha paura, se non hai paura non capisci da dove possono arrivare dei rischi e dei pericoli. La paura fa parte di una normale intelligenza, chi non ha paura è un folle. Ci sono i folli, ben vengano perché danno vita a cose che altrimenti non vedremmo”, ha detto Giletti in radiovisione su RTL 102.5. “L’angoscia ce l’hai, soprattutto quando percorri scoperto trecento chilometri e ci metti sette ore per farli, in mezzo a carri armati e tank militari pieni di benzina per cui diventi un obiettivo, perché lì esiste un’unica strada che porta da Odessa verso il fronte. Questo fa paura di questo lavoro, è normale, l’importante è cercare di vederlo con i propri occhi. Andare lì, permettere alle persone che raccontano la guerra di avere qualche elemento in più del racconto che facciamo, perché stando qui comodi e tranquilli non possiamo avere quelle verità che solo lì è possibile vedere”.

CHI CONDANNA PUTIN MA PENSA CHE L'UCRAINA POTREBBE ARRENDERSI

“L’Occidente ha tantissime colpe, ma la premessa è che c’è un uomo come Putin che ha deciso di invadere un Paese come l’Ucraina. Io ho visto città distrutte, ragazzi giovanissimi morti davanti a me che venivano portati via dalle macerie”, ha raccontato Giletti. “Oggi dobbiamo lavorare sul dialogare, quanto ci abbiamo provato? Secondo me mai mettere in un angolo un dittatore, chiuderlo lì non è positivo perché nel momento in cui si sente chiuso può reagire in modo peggiore. Ci facciamo dettare la linea dagli Stati Uniti? Certo, le sanzioni assolutamente sì”. E ancora: “Macron non viene ritenuto credibile da Putin a causa dei famosi accordi di Minks sottoscritti dallo stesso Macron e non rispettati per otto anni per colpe ucraine e ovviamente della Russia. Bisognerebbe individuare un nuovo leader europeo con cui mandare avanti i rapporti. Questa guerra riguarda tutti ma riguarda soprattutto noi e lo dice uno che è assolutamente dalla parte dell’Ucraina”.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo