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mercoledì 06 novembre 2024
 
fede e ambiente
 

Greenaccord: "E' rimasto solo il Papa a parlare di clima"

04/09/2020  "L'enciclica di Francesco Laudatosi' ha dato forza al movimento ecologista. I problemi del clima sono sempre più urgenti e sono al centro di un forum di Greenaccord che inizia domani su lago di Bolsena". Abbiamo parlato di ambiente e fede con Domenico Gaudioso, uno dei relatori

Domenico Gaudioso
Domenico Gaudioso

In occasione della XV Giornata nazionale per la custodia del creato domani 5 settembre, e domenica 6 si svolge il XV forum dell’informazione cattolica per la custodia del creato dal titolo “Indietro non si torna. Un nuovo umanesimo alla luce della Laudato sì’”, a Rocca dei Papi sul lago di Bolsena.  L’evento è promosso da Greenaccord, un’associazione che raduna giornalisti di ispirazione cristiana attenti ai temi dell’ambiente. Interverranno scienziati, teologi, studiosi, giornalisti. A introdurre i lavori Domenico Gaudioso, che ha lavorato a lungo sulle tematiche legate alla tutela dell’ambiente per Ispra, e ha anche partecipato al sinodo per l’Amazzonia. «Chiunque si occupi di ambiente non può prescindere dall’enciclica di papa Francesco Laudato sì», spiega Gaudioso. «Il papa è riuscito a esprimere con grande profondità ciò che tutti noi sentivamo, arricchendo il tema squisitamente ecologista da punto di visto etico e sociale.  Il primo concetto che esprime è che tutto p connesso, e ciò è ancora più vero oggi dopo la pandemia. Poi c’è l’idea che l’ambiente è una casa comune e non tutti pagano le stesse conseguenze del clima che cambia, ma i poveri sono i più danneggiati». Nella Laudato sì si parla di tre transizioni necessarie: la prima energetica. La seconda economica perché non si può parlare di rinuncia ai combustibili fossile se non nell’ambito di un’economia circolare. Infine culturale: occorre una modifica dei nostri comportamenti. «Papa Francesco fa continuamente un richiamo alla solidarietà», continua Gaudioso, «non possiamo ritirarci nella nostra bolla individuale. Da un po’ di tempo sembra che sia rimasto solo il papa a parlare di clima, le sue parole hanno a cuore il processo negoziale della Convenzione sul clima. La campagna di Greenaccord ha come slogano Indietro non si torna. Perché? «Perché abbiamo poco tempo prima della catastrofe, gli scienziati parlano di poco più di dieci anni.  Occorre quindi darsi da fare subito, e in fretta. Ci sono segnali concreti di catastrofi imminenti, pensiamo alle recenti alluvioni in Veneto, o agli incendi divampati quasi in contemporanea in Siberia, Amazzonia e Australia. La stessa Pandemia, come ha ricordato di recente anche la virologa Ilaria Capua, è legata ai cambiamenti climatici.  Il degrado delle foreste hanno favorito la diffusione nella società di virus fino a ora confinati in natura. Ci sono evidenze che si sono raggiunti dei punti di non ritorno, come nel caso dello scioglimento dei ghiacciai. Non sarà un processo lineare, e se non agiamo per arginarne le conseguenze di un cambiamento inevitabile, ci troveremo impreparati».
 

 
 
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