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Giuliano Amato, il dottor Sottile dalle mille poltrone

28/01/2015 

Marco Travaglio ha scritto che ha «più poltrone di Divani&Divani». Sicuramente vanta un curriculum assai corposo: quattro volte deputato, due volte premier (1992-’93 e poi 2000-’01), due volte ministro del Tesoro, e poi ministro dell’Interno, presidente Antitrust, vicepresidente della Convenzione europea, presidente della Treccani, della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e del Comitato dei garanti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, consulente di Deutsche Bank, consigliere di Monti per i tagli ai costi della politica. Dal settembre 2013 è giudice della Corte Costituzionale.

Giuliano Amato nasce a Torino il 13 maggio 1938 da una famiglia originaria della Sicilia. È stato professore di Diritto Costituzionale Comparato all'Università di Roma "La Sapienza" dal 1975 al 1997. Ha insegnato anche all'Università di Modena e Reggio Emilia, di Perugia, di Firenze, alla NYU Law School, all'Istituto Universitario Europeo e, ancora, a Firenze.

Aderì inizialmente al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP), per poi passare al Partito Socialista Italiano (PSI), dove fece parte del gruppo di intellettuali vicino ad Antonio Giolitti. Nel 1978, fu uno degli artefici, insieme a Giorgio Ruffolo, del Progetto Socialista. Arrivò a rivestire, alla fine degli anni ottanta, la carica di vicesegretario generale del PSI.

Nella Prima Repubblica fu deputato del PSI dal 1983 al 1994 al fianco di Bettino Craxi, del quale fu prima antagonista e poi consigliere economico e politico fino a diventarne sottosegretario alla Presidenza del consiglio nei due governi Craxi I e Craxi II (1983-1987). In seguito è stato Ministro del Tesoro dal 1987 al 1989 (governi Goria e De Mita). All'indomani delle elezioni del 1992 fu incaricato dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro di formare il suo primo governo.

È presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (cosiddetta Antitrust) dal 1994 al 1997. Successivamente aderisce alle posizioni del centrosinistra e si avvicina (senza mai parteciparvi) ai DS. Nel 1998 viene richiamato al Governo dal premier Massimo D'Alema come ministro delle Riforme Istituzionali. Nel 1999 diviene ministro del Tesoro e del Bilancio. Nel 2000 torna a Palazzo Chigi come Presidente del Consiglio. Dal 2001 al 2006 è senatore dell'Ulivo. È ora considerato tra i leader principali dell'intera coalizione di centrosinistra, ha avuto un ruolo importante nell'Ulivo, prima, nell'Unione e quindi nel Partito Democratico.

Nel gennaio del 2002 è stato nominato dal Consiglio europeo di Laeken vicepresidente della Convenzione europea, chiamata a disegnare la nuova architettura istituzionale dell'Unione europea. Al termine delle elezioni politiche del 2006 riceve un nuovo mandato parlamentare alla Camera, con l'elezione a deputato nella circoscrizione Toscana. Il 17 maggio 2006 viene nominato Ministro dell'interno nel Governo Prodi.

Dal 23 maggio 2007 è divenuto uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico che riuniva i leader delle componenti del futuro PD; dopo la costituzione del partito, in quanto ex Presidente del consiglio aderente al partito, è componente di diritto del coordinamento nazionale del Partito Democratico.

 
 
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