Ha fatto parte di un gruppo storico milanese il sindaco di Milano Giuliano Pisapia quando ancora lo scoutismo si faceva separati maschi e femine: «Era il Milano 4° dell'Asci - Assciazione scout cattolici italiani che poi unedosi alle ragazze dell'Agi (Associazione guide italiane) è diventata Agesci. Prima, infatti, le ragazze e i ragazzi non erano nello stesso gruppo, ma in gruppi separati. Da molti anni, per fortuna, bambine e bambini, ragazze e ragazzi giocano imparano, si impegnano insieme, ognuno con la propria sensibilità e con le proprie capacità».
Ha iniziato come lupetto, quando avevo all’incirca 9 anni e ho portato avanti questa esperienza fino ai quindici-sedici anni: «E' stata sicuramente un’esperienza indimenticabile. Quando si è bambini e ragazzi vivere delle vere e proprie avventure diventa qualcosa di magico. Ricordo, anche con un po’ di nostalgia, le scarpinate sui sentieri di montagna, la fatica, ma anche la bellezza, di montare le tende e di fare, quando si temeva arrivasse la pioggia, i canali per evitare che l’acqua entrasse nelle tende; o ancora grattare il fondo bruciato delle pentole, insomma, la possibilità di imparare ‘facendo’ e divertendosi. E mi ricordo, come uno dei momenti più belli e magici, quando, prima di andare a letto, bevevamo la camomilla - da ragazzi - e un bicchiere di vino - da grandicelli – cantando intorno al fuoco (anche se si era stonati, come lo ero e lo sono io, tutti insieme e raccontandoci le nostre esperienze, le nostre vite, le nostre gioie, le nostre delusioni)».
Il sindaco parla quindi di una magia in grado di far comprendere anche la responsabilità di ognuno di noi nella vita di tutti i giorni: «Fin dai miei primi passi nel gruppo scout ho dapprima percepito, e poi capito, quanto importante sia il senso di responsabilità e di attenzione verso i più deboli, e questo è uno degli insegnamenti che mi porto dietro ancora oggi. E poi negli scout si coglie l’importanza di quei valori fondamentali per una persona che già in famiglia vengono trasmessi. L’altruismo, la lealtà, la difesa dei più deboli che sono presenti sia nella “promessa” scout, sia nel saluto (il pollice che protegge il mignolo che rappresenta il grande che protegge il piccolo). Sono certo che quell’esperienza, quel periodo della mia vita sia stato fondamentale nel voler e poter spendere parte del mio tempo, parte della mia vita nell’attività di volontariato e nella difesa dei diritti di tutti, nell’impegno per la pace, contro ogni violenza ed ogni prepotenza».
Il sindaco Pisapia fa il tipico saluto scout consegnando l'Ambrogino d'oro all'Agesci (dicembre 2013)
Il sindaco parla quindi di una magia in grado di far comprendere anche la responsabilità di ognuno di noi nella vita di tutti i giorni: «Fin dai miei primi passi nel gruppo scout ho dapprima percepito, e poi capito, quanto importante sia il senso di responsabilità e di attenzione verso i più deboli, e questo è uno degli insegnamenti che mi porto dietro ancora oggi. E poi negli scout si coglie l’importanza di quei valori fondamentali per una persona che già in famiglia vengono trasmessi. L’altruismo, la lealtà, la difesa dei più deboli che sono presenti sia nella “promessa” scout, sia nel saluto (il pollice che protegge il mignolo che rappresenta il grande che protegge il piccolo). Sono certo che quell’esperienza, quel periodo della mia vita sia stato fondamentale nel voler e poter spendere parte del mio tempo, parte della mia vita nell’attività di volontariato e nella difesa dei diritti di tutti, nell’impegno per la pace, contro ogni violenza ed ogni prepotenza».